Col forfait di Lorenzo Sonego, ed in attesa delle qualificazioni, erano tre gli azzurri da tenere d’occhio nel sorteggio del tabellone del Masters 1000 di Madrid. Con tutti e tre, però, il fato è stato avverso. Jannik Sinner, testa di serie numero 14, è nell’ottavo del favorito del torneo e beniamino di casa Rafael Nadal, e prima ancora di arrivarci lo attendono sfide potenzialmente poco agevoli; Matteo Berrettini, potrebbe invece trovarsi di fronte subito Fabio Fognini, che aspetta di conoscere il nome del qualificato da incontrare nel match d’esordio. Dominic Thiem è nella parte alta del tabellone, mentre Stefanos Tsitsipas inseguirà la terza finale consecutiva dalla parte bassa, quella del numero 2 Daniil Medvedev.

PARTE ALTA – Gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sul primo quarto del tabellone nella capitale spagnola. Non solo perché senza Novak Djokovic lo spot di numero 1 è occupato dal re della terra battuta e cinque volte campione alla Caja Magica, Nadal. Per il fresco campione di Barcellona, non ce ne voglia il francese Adrian Mannarino, potrebbe infatti esserci un suggestivo match secondo di turno contro la più fulgida promessa del tennis spagnolo, il classe 2003 Carlos Alcaraz. Guardando oltre, ed immaginando la vittoria del maestro sull’allievo, ci sarebbe poi la sfida contro l’Under-20 più forte del mondo, il nostro Jannik Sinner. Per l’altoatesino, però, potrebbe non essere facile la strada fino al giovedì degli ottavi. Il sorteggio ha voluto per lui Guido Pella, che nonostante sembri lontano dalla forma migliore ha comunque nella terra battuta la sua superficie preferita. L’eventuale scontro di secondo turno, poi, potrebbe essere ancora più ostico data la presenza di Jan-Lennard Struff, che invece esordirà con un qualificato. In termini di classifica, Nadal avrebbe poi il peggior quarto di finale possibile, contro il numero 5 del tabellone, Alexander Zverev. Il tedesco, tuttavia, non sembra in un buon momento, ed è forse più abbordabile sulla carta rispetto ad un giocatore come Andrey Rublev. La porzione di tabellone del teutonico, inoltre, non sembra per nulla comoda, con un esordio che potrebbe riservare molti rischi: dall’altra parte della rete, infatti, ci sarà il vincitore di uno dei primi turni più interessanti, quello tra Kei Nishikori e Karen Khachanov. In ottavi, presumibilmente, la sfida sarebbe contro uno tra Daniel Evans ed Hubert Hurkacz. Anche il già menzionato Rublev è nella prima metà di tabellone, ma il quarto di finale è quello presieduto dal rientrante Dominic Thiem, finalista a Madrid tre anni fa. Fare previsioni su di lui è azzardato, ma la sorte è stata di ambigua clemenza. Nel primo match ci sarà sicuramente un qualificato, apparentemente a facilitare il percorso verso gli ottavi, dove ci sarebbe il re-match contro Grigor Dimitrov, che lo aveva estromesso in tre set dagli ultimi Australian Open. Rublev, invece, continua ad essere accoppiato con Roberto Bautista Agut: i sono stati in rotta di collisione, pur incontrandosi solamente negli ottavi di Monte-Carlo, anche all’Australian Open e a Barcellona. Gli ostacoli prima di una nuova sfida in ottavi, questa volta, sembrano essere poco probanti.

PARTE BASSA – Assumendoci il rischio di essere smentiti dal campo, il tennista con meno insidie verso la semifinale pare essere il numero 1 della Race to Turin, il greco Stefanos Tsitsipas. In ottavi potrebbero esserci diversi giocatori per lui, tra cui Casper Ruud e Felix Auger Aliassime (avversari in un accattivante primo turno), ma entrambi dovrebbero esprimersi al meglio per poter impensierire il ragazzo di Atene. Nei quarti poi potrebbe presentarsi lo scostante Denis Shapovalov, o molto più probabilmente uno tra Diego Schwartzman ed Aslan Karatsev, che dovrebbero affrontarsi al secondo turno. L’ultimo quarto è quello che riguarda invece più da vicino l’Italia, con il sorteggio che ha purtroppo avvicinato eccessivamente Fabio Fognini e Matteo Berrettini: al ligure basta vincere contro un qualificato il primo match per regalarsi il derby contro il campione di Belgrado, che da numero 8 del tabellone usufruisce (come tutti i superiori) di un bye per il primo turno. Entrambi, inoltre, non avrebbero certamente vita facile in ottavi, dove li attenderebbe con tutta probabilità Pablo Carreno Busta, che difficilmente manca di costanza. Se più in alto si trovano Nadal e Rublev, che forse partirebbe leggermente favorito (per evidenti motivi di fiducia ed abitudine alla competizione) contro Thiem, individuare un papabile avversario di Tsitsipas per la semifinale è impresa ardua. Oltre a Berrettini, Fognini e Carreno, nelle immediate vicinanze di Daniil Medvedev, la cui affidabilità sul rosso rimane da verificare, ci sono anche Alejandro Davidovich Fokina e Cristian Garin.

QUALIFICAZIONI – Quattro altri italiani, da domani, proveranno a raggiungere Sinner, Berrettini e Fognini. Per Lorenzo Musetti, ammesso che abbia recuperato dai dolori alla schiena, l’impresa non sembra impossibile: l’esordio è contro l’esperto Radu Albot, per affrontare eventualmente Jordan Thompson o Carlos Taberner. Altra storia e altra difficoltà, propone il percorso per Gianluca Mager e Marco Cecchinato: il primo se la vedrà contro Egor Gerasimov (poi il vincente della sfida Sandgren-Herbert), il secondo invece contro Frances Tiafoe, già in forma a Barcellona, e nel possibile turno decisivo uno tra Emil Ruusuvuori e Roberto Carballes Baena. Stefano Travaglia, in ultimo, partirà favorito con il giovanissimo Carlos Gimeno Valero, ma la sfida decisiva con Pablo Andujar potrebbe essere durissima.