Si è da poco concluso il sorteggio del secondo Masters 1000 di stagione, in scena al Monte-Carlo Country Club. Due anni fa, nell’ultima edizione, trionfò Fabio Fognini in una settimana da sogno: il ligure ha assistito anche alla compilazione del tabellone, che lo vede nella parte bassa. Daniil Medvedev è la testa di serie più vicina, per un’eventuale sfida in ottavi di finale. L’altro quarto della parte bassa è presieduto invece dall’undici volte campione del torneo, Rafael Nadal. Gli altri azzurri sono tutti dal lato di Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas: questi ultimi, in secondo turno, potrebbero rispettivamente vedersela contro i nostri giovani rampanti, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Nel quarto di Djokovic c’è Lorenzo Sonego, che esordirà contro Marton Fucsovics ed in caso di vittoria affronterebbe Alexander Zverev. Matteo Berrettini, testa di serie numero 8, attende uno tra Alejandro Davidovich Fokina e Alex De Minaur.
PARTE ALTA – È colma di giocatori competitivi la metà presieduta dal numero 1 del mondo e due volte campione Novak Djokovic. Prima di un’eventuale finale il cammino del serbo potrebbe essere durissimo, a cominciare dall’esordio. In secondo turno, infatti, di fronte avrà uno tra Albert Ramos-Vinolas e Jannik Sinner. Inutile dire quanto saremmo curiosi di vedere il giovane prodigio del tennis mondiale sfidare il recordman nei Masters 1000: la terra depotenzia alcune caratteristiche dell’altoatesino e di “Nole”, senza veramente farci capire se il divario tra i due, su un terreno del genere, possa diminuire o addirittura aumentare. Sinner è un giocatore evidentemente da cemento, è vero, ma non bisogna dimenticare il quarto di finale raggiunto ad ottobre al Roland Garros. Non bisogna neanche correre però, perché non sappiamo come il numero 23 Atp possa aver preso la sconfitta in finale al Masters 1000 di Miami. Lo scopriremo subito, così come sapremo se sarà stato veloce ad adattarsi al cambio di superficie, dato che il suo avversario sarà un vero specialista, che nel Principato vanta anche una finale datata 2017. Ramos, peraltro, è ancora impegnato all’Atp 250 di Marbella, dove domani giocherà la semifinale. Se da un lato la fiducia dell’iberico potrebbe mettere nei guai Sinner, anche la stanchezza potrebbe fare la sua parte. L’ottavo di finale, per Djokovic, potrebbe poi essere più semplice, ma non una vera passeggiata: verosimilmente, infatti, ci sarebbe uno tra Dusan Lajovic e Hubert Hurkacz. L’ostacolo più grande, però, è Alexander Zverev, che potrebbe raggiungerlo in quarti. Per il modo di giocare di entrambi, forse, il tedesco è il peggior avversario nel torneo dopo Rafael Nadal. Il classe 1997, numero 5 del seeding, inizierà il suo torneo contro uno tra Lorenzo Sonego e Marton Fucsovics, per poi vedersela in terzo turno contro Marin Cilic o David Goffin, che non danno però da parecchio garanzie sulla loro continuità. Per Sonego, intanto, Fucsovics non è di certo motivo di gioia: l’ungherese ha vinto gli ultimi due precedenti a livello Atp, di cui uno sulla terra battuta. Scorrendo ancora, troviamo il numero 4 del torneo, Stefanos Tsitsipas. Tra Lorenzo Musetti, premiato con una wild card, ed il rematch della semifinale di Acapulco, si staglia però l’imprevedibile Aslan Karatsev. Sebbene anche lui nel suo tennis abbia le peculiarità tipiche del tennista adatto alle superfici più veloci, sulla terra i miglioramenti sono stati evidenti nel corso delle ultime due stagioni: ad agosto 2020 ha giocato tre finali Challenger consecutive, perdendo la prima contro Stanislas Wawrinka ma vincendo le due successive. Tralasciando questi ultimi, i vicini di tabellone di Tsitsipas potrebbero non essere clienti comodissimi, tra cui soprattutto Christian Garin (numero 16 del tabellone) e Felix Auger Aliassime, nuovo allievo di Toni Nadal, per un primo turno che si preannuncia davvero interessante. Secondo il seeding, lo sfidante di Tsitsipas nei quarti di finale dovrebbe finalmente essere Matteo Berrettini, per farci dimenticare quel bellissimo ottavo dell’Australian Open, mai giocato causa forfait dell’azzurro. Il numero 10 del mondo, però, sarà al primo torneo in singolare dopo l’infortunio agli addominali, quindi è difficilissimo sbilanciarsi in un vero e proprio pronostico. Di certo il primo match per il romano potrebbe essere molto impegnativo, contro uno tra Alex De Minaur e Alejandro Davidovich. Poi ci sarebbe Gael Monfils, fresco di proposta di matrimonio andata a buon fine con Elina Svitolina. Neanche il francese dà però certezze, quindi attenzione a Pablo Andujar e a Guido Pella da quelle parti.
PARTE BASSA – Medvedev è oramai numero 2 del mondo da qualche settimana, ma il favoritissimo verso la finale è sicuramente Rafael Nadal, anche vista la parte alta del tabellone. Evitati Zverev e Djokovic, nel suo quarto di finale c’è Andrey Rublev, che potrebbe – nonostante gli enormi progressi – fare enorme fatica contro il suo idolo. Nadal dovrebbe avere un esordio comodo contro Adrian Mannarino o un qualificato, per poi trovarsi Grigor Dimitrov, già battuto tre volte a Monte-Carlo, o Jan-Lennard Struff. Rublev ha pescato ancora meglio per il secondo turno (o Lucas Catarina, wild card casalinga, o un qualificato), ma poi ci sarebbe in ottavi uno tra Tommy Paul, Taylor Fritz e, soprattutto, Roberto Bautista Agut. Il quarto più aperto alle sorprese, tuttavia, sembra essere quello che vedrebbe scontrarsi al venerdì Diego Schwartzman e Daniil Medvedev. Il russo è capace di tutto, sul rosso sta crescendo pian piano ma manca di costanza. Due anni fa perse in semifinale e la settimana dopo arrivò in finale a Barcellona, ma poi tante sconfitte. Al primo match dovrà farsi trovare pronto, ancor di più se Filip Krajinovic dovesse raggiungerlo battendo Nikoloz Basilashvili al primo turno. Il serbo sulla terra è capace di reggere a scambi lunghissimi tenendo alta l’intensità e profonde le traiettorie. Poi, con tutta probabilità, ottavi contro Fabio Fognini o Miomir Kecmanovic. Il campione in carica viene da una sconfitta deludente contr Jaume Munar, ma spesso in quello che è il torneo di casa ha giocato il miglior tennis possibile; Kecmanovic però si sta concentrando molto sulla terra battuta, soprattutto dopo aver assunto David Nalbandian nel suo staff, quindi la questione potrebbe essere complicata. Diego Schwartzman non dovrebbe mancare invece negli ultimi otto, anche se la trasferta sul cemento gli ha presumibilmente tolto un po’ di fiducia. Dopo l’Australia ha perso male a Cordoba, prima di dominare in lungo e in largo l’Atp di casa a Buenos Aires. Buoni giocatori, molto avvezzi alla terra battuta, sono però da quelle parti di tabellone: “El Peque” aspetta il vincente del match tra il classe 2003 Holger Rune ed il norvegese Casper Ruud, ma in ottavi dovrebbe esserci uno degli ossi più duri, lo spagnolo Pablo Carreno Busta.