La “stellina” di Lucas Pouille continua a splendere. Nella seconda semifinale dell’ATP di Metz, di fronte al suo pubblico, il giovane francese ha avuto la meglio della testa di serie numero 2 David Goffin, in un match inizialmente dominato, poi molto equilibrato e concluso con un altro monologo del transalpino. Pouille, che, ricordiamo, agli US Open aveva registrato un risultato fenomenale con il successo in cinque set Rafael Nadal e i quarti di finale raggiunti, ha sfornato un’altra prestazione incredibile. I suoi colpi da fondo campo sono stati incisivi, la sua aggressività ha pagato e gli ha permesso di condurre gran parte degli scambi. Il belga, al contrario, è apparso leggermente sottotono, soprattutto sotto il punto di vista mentale, senza dare l’impressione di reagire.
Lucas ha sfruttato una partenza travolgente guadagnandosi un corposo vantaggio, ma col vento in poppa e l’inerzia dalla sua parte ha mancato qualche occasione di troppo, subendo il ritorno del suo avversario, bravo a rimanere attaccato nel punteggio. Quando, però, qualcun altro avrebbe potuto perdere la concentrazione, il francese ha mantenuto i nervi saldi e, alla fine, ha avuto ragione della contesa, guadagnandosi con merito la finale.
POUILLE SOFFRE MA LA SPUNTA AL TIE-BREAK- In avvio di match, Pouille è inarrestabile. I suoi colpi fanno male, al servizio non trema e la tattica è perfetta. Goffin non trova, invece, le contromisure, e appare quasi tramortito dall’efficacia e potenza del giovane avversario. Il risultato, insomma, non può che essere un dominio del transalpino, che piazza il primo break e, senza difficoltà, si issa rapidamente sul 4-1. L’inerzia non sembra proprio voler cambiare, e il belga si ritrova in difficoltà al servizio ancora una volta, piombando in svantaggio per 0-40. Con un piede nel baratro, però, il numero 14 del mondo ha uno scatto di orgoglio, e in qualche modo, anche con coraggio, annulla tutte e tre le possibilità e poi un’altra ancora, sventando così il pericolo.
Come si suol dire, break mancato break subito. La chance mancata, evidentemente, fa sì che qualcosa si incrini nel tennis del giovane Lucas, che subisce un lungo passaggio a vuoto e permette al rivale di rientrare nel set. Goffin intravede le crepe e le esitazioni del transalpino, e ne approfitta immediatamente piazzando un fondamentale contro-break, per impattare poi sul 4 pari. Finalmente, Pouille si scuote e riprende a martellare da fondo; ora tuttavia anche il belga è salito, tiene botta e l’esito del parziale è rimandato, inevitabilmente, al tie-break.
Come spesso capita, la partita decisiva si rivela uno specchio dell’intero set. Il francese parte bene e strappa immediatamente un mini-break, volando rapidamente sul 4-1. Nuovamente, però, Lucas non riesce a confermare il vantaggio, mentre Goffin riacquista fiducia e agguanta prima la parità, e poi un set point, sul 6-5 in suo favore. Con le spalle al muro, però, Pouille reagisce e dimostra grande carattere, annullando la chance e prendendosi, poi, il parziale, con il punteggio di 8-6. E’ una boccata di aria fresca fondamentale per il transalpino, che avrebbe avuto davvero tanto da recriminare se avesse ceduto il set.
POUILLE DILAGA, GOFFIN SI ARRENDE- L’esito del primo parziale, di fatto, decide l’intero incontro. In vantaggio, Pouille scioglie braccio e colpi, prende saldamente il comando delle operazioni e tramortisce l’avversario, che subisce invece il contraccolpo del set perso e non trova le forze per reagire. Il francese inserisce la marcia superiore già dai primi game, mettendo un’ipoteca sul successo finale con due break in apertura, che lo lanciano sul 4-0. Il parziale, insomma, è senza storia. Il numero 14 del ranking riesce solo ad evitare il bagel, ma dopo pochi minuti è costretto ad alzare bandiera bianca con il punteggio di 6-1.
Domani, dunque, Lucas Pouille affronterà in finale l’austriaco Dominic Thiem, che ha rovinato la festa francese sconfiggendo dopo un match rocambolesco Gilles Simon. Quella di domani sarà la finale numero 2 in carriera per il transalpino, che in Aprile ha perso all’atto decisivo del torneo di Bucarest contro Fernando Verdasco, e cercherà dunque di rifarsi di quella sconfitta e di conquistare il primo titolo in carriera. L’unico precedente tra lui e Thiem risale al torneo di Monte Carlo 2015, e ad aggiudicarselo fu proprio il francese. E’ difficile fare un pronostico: entrambi giocano un tennis fatto di accelerazioni e aggressività da fondo campo; forse, la maggiore esperienza dell’austriaco acquisita nel suo straordinario 2016, nonostante un ultimo periodo non esaltante, potrebbe fare la differenza, ma Pouille ha dimostrato di saper ribaltare gli sfavori del pronostico e di saper sorprendere.
Il risultato:
[3]L.Pouille b. [2]D.Goffin 7-6(6) 6-1