Sarà il numero uno del mondo Novak Djokovic a sfidare Andy Murray nella finale del secondo Masters 1000 della stagione, a Miami. Dopo la prematura uscita di scena di Rafael Nadal i favoriti per il titolo non potevano essere che loro. Il risultato finale però sembra già scritto, visti i precedenti di questo 2015 che hanno visto trionfare il serbo contro il britannico senza difficoltà nella finale degli Australian Open e nella semifinale di Indian Wells.
Per accedere all’ultimo atto Nole è riuscito nella non facile impresa di battere John Isner in una semifinale molto combattuta, che ha visto il serbo riuscire a togliere il servizio al gigante americano(primo break subito per lui nel torneo). Il n.1 del mondo ha così confermato le doti di miglior giocatore in risposta del circuito ATP, mettendo pressione al tennista statunitense, capace di raccogliere solo il 30% di punti con la seconda di servizio.
Nel pre-partita c’erano dubbi sulle reali condizioni di forma del campione serbo che non era sembrato al top nei precedenti incontri. A metterlo maggiormente in difficoltà è stato l’imprevedibile Alexandr Dolgopolov contro il quale si era trovato sotto di un set ed un break. Nel match contro Isner però, Nole ha voluto mettere fin da subito le cose in chiaro, non lasciando scampo al gigante americano che nel corso del torneo ha eliminato due top 10. Sotto i suoi colpi hanno infatti sono caduti Milos Raonic e Kei Nishikori.
Il canadese è uscito sconfitto nella guerra a suon di tie-break tra giganti, mentre il forte nipponico Nishikori è stato preso a pallate dai missili del 29enne di Greensboro. Isner sembrava pronto per l’impresa di eliminare il numero uno del mondo, con l’intento di ripetersi dopo la splendida vittoria di Cinciannati nel 2013 ai danni del tennista di Belgrado. Il giocatore statunitense invece si è trovato di fronte un Nole tirato a lucido e soprattutto pronto alla risposta, capace di strappare il servizio all’americano: impresa non da poco.
A fine partita Djokovic si è detto soddisfatto della sua partita soprattutto dal punto di vista tattico :”Sono molto contento di come ho messo in atto il piano partita durante l’incontro. Giocare contro un avversario come Isner ti mette sempre in difficoltà, ti dà poche occasioni e devi essere pronto a coglierle; Isner è forse il miglior giocatore al servizio del circuito”. Sin dal primo punto della partita si è visto il giocatore serbo molto concentrato e molto sicuro su quello che doveva fare per demolire il gigante americano. Il primo set è stato dominato dai servizi fino al tie break dove Nole è riuscito a conquistare preziosi mini break e si è portato sul 5 a 1 e per poi chiudere sul 7-3. Nel secondo set arriva subito l’impresa per il fenomeno serbo: riuscire a strappare la battuta ad Isner per due game consecutivi e chiudere il set e la pratica.
Stasera andrà in scena quindi la terza sfida dell’anno tra il numero 1 del mondo ed il britannico Murray, per un remake della finale dei recenti Australian Open. Il campione olimpico, dopo l’operazione alla schiena, sta tornando sui suoi livelli continuando nel percorso di crescita cominciato nella seconda metà della scorsa stagione.
Djokovic è conscio dei suoi mezzi e in merito alla finale del secondo Master 1000 dell’anno ha dichiarato :“So che i precedenti tra di noi mi danno un leggero vantaggio psicologico, però stiamo sempre parlando di margini molto lievi quando giochiamo uno contro l’altro”. Insomma in questa stagione si prospetta una battaglia tra Murray, Federer ed il serbo, in attesa che Nadal riesca ad esprimersi al meglio. Mancano ormai poche ore all’attesissima finale, per vedere se Djokovic riuscirà a respingere l’ennesimo attacco del britannico, puntando all’ulteriore doppietta, Miami – Indian Wells: la terza.