Troppo bello Kohlschreiber, o troppo brutto Nadal? Questo era il dubbio che sorgeva durante il primo set della sfida fra il tedesco e il maiorchino, chiuso in poco più di venti minuti dal tennista teutonico
ALL’ INFERNO E RITORNO – Uno spettacolo surreale, con Nadal preso a pallate e incapace di reagire; proprio così perché Kohlschreiber ha iniziato il match cercando di essere aggressivo, e riuscendoci alla perfezione, aggredendo un Nadal impotente. Neppure nei propri turni di servizio Rafa riusciva a difendersi dallo scatenato tedesco, che con una serie di risposte profonde, al corpo dello spagnolo, costringevano il mancino di Manacor a incassare, uno dopo l’ altro, la bellezza di tre break; stessa musica per Nadal nei turni di risposta, costretto ad assistere impotente, al bombardamento al quale Kohlschreiber lo stava sottoponendo. Una volta incassato il 6-0, una rarità nella carriera di Nadal, è iniziato un nuovo incontro,con lo spagnolo lontano dalle sue migliori giornate, che con grande pazienza è riuscito ad arginare lo strapotere germanico, ed ha iniziato a tenere i turni di battuta. Kohlschreiber è tornato umano, ed ha iniziato a commettere qualche errore, permettendo al maiorchino di trovare il primo break dell’ incontro, che ha minato le certezze del trdesco; da quel momento il match è diventato quello che ci si aspettava, con Nadal bravo a contenere, e con il suo avversario che cercava di scardinare le difese dell’ iberico, senza però riuscirci, finendo per commettere anche degli errori. Una volta conquistato il secondo parziale, Nadal si è ulteriormente rassicurato, e nel terzo set è arrivato ben presto il break, che gli ha permesso di prendere il sopravvento definitivamente, proiettando agli ottavi di finale, dove troverà Mahut.
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RAONIC SI FERMA, NISHIKORI STENTA – Non c’ è pace per il canadese, che non è neppure sceso in campo per il suo incontro contro il qualificato Donaldson: Milos è stato costretto ad annunciare il suo forfait a causa del riacutizzarsi dei problemi al bicipite femorale,che lo avevano già costretto a saltare Indian Wells. Nessun infortunio per Kei Nishikori, che dimostra di essere lontano dalla forma migliore, soprattutto a livello mentale, faticando più del previsto prima di riuscire ad avere la meglio sullo spagnolo Verdasco. I primi due parziali sono un susseguirsi di errori, (troppi per il giapponese), che mantengono il match in equilibrio, con i due contendenti che si strappano più volte il servizio, senza mai riuscire a piazzare l’ allungo decisivo. Sono così necessari due tie-break per avere un verdetto dopo i primi due parziali, ma il verdetto non arriva, e si va sull’ 1-1, rendendo così necessario anche il terzo set, dove Nishikori sembra trovare quella fiducia che gli mancava ad inizio match, e soprattutto riesce ad essere meno falloso, riuscendo ad avere la meglio di un Verdasco che forse deve fare i conti anche con la fatica, ed è costretto ad arrendersi col punteggio di 6-1.
Atp Miami
Risultati:
[2] K. Nishikori b. [25] F. Verdasco 7-6(2) 6-7(5) 6-1
[5] R. Nadal b. [26] P. Kohlschreiber 0-6 6-2 6-3
[Q] J. Donaldson b. [3] M. Raonic W/O
F. Delbonis b. J. Struff 7-6(5) 6-1
[13] J. Sock vs J. Vesely 6-3 7-6
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