La cronaca – I due giocatori si sono equivalsi in molti aspetti del gioco nelle fasi iniziali della frazione inaugurale. Dapprima è stato comunque Lajovic a tentare l’allungo nel punteggio, ottenendo il break al terzo gioco, quando ha concretizzato l’opportunità favorevole avuta sul 30-40. L’azzurro, tuttavia, è corso prontamente ai ripari, riuscendo a procurarsi nel game seguente due occasioni per il contro break, di cui la seconda, quella determinante, raggiunta durante i vantaggi. La contesa in seguito ha preso una piega propizia al ligure, il quale ha saputo eseguire un tennis più incisivo del suo avversario, attraverso la realizzazione di improvvisi cambi di ritmo, effettuati con entrambi i fondamentali e spesso dalle traiettorie lungo linea. Lajovic, di contro, ha perso un po’ di lucidità, incorrendo in qualche errore di misura di troppo nel corso degli scambi e pertanto non riuscendo a contrastare adeguatamente le variazioni effettuate dall’azzurro. Quest’ultimo, al sesto game, si è avvantaggiato di un break, approfittando di un turno di battuta condotto malamente da parte del serbo. Fognini si è poi portato sul 5-2, a seguito di una gestione del proprio game di servizio senza evidenti patemi. Il tennista italiano, in conclusione, ha raggiunto la vittoria della frazione per 6-3, sebbene abbia faticato, non trovando il necessario supporto dalla prima palla di servizio: prima di venire a capo del game ha dovuto annullare una palla per il contro break. In merito alla seconda partita, i due tennisti hanno vicendevolmente ceduto la battuta nei primi due game. Il ligure, peraltro, ha diminuito l’intensità del suo gioco nelle fasi successive, soprattutto all’interno dei propri turni di servizio, lasciando che Lajovic prendesse l’iniziativa con troppa facilità. Ma il serbo non ha saputo approfittarne fino in fondo, dimostrandosi eccessivamente precipitoso nel desiderio di chiudere in modo rapido il punto e, di conseguenza, anche falloso. A tal punto ha persistito in quest’atteggiamento che è stato lui a consegnare il break al quinto game. Prima che si disputasse il gioco successivo, sul punteggio di 3-2, il ligure ha richiesto l’intervento del fisioterapista, in ragione di un fastidio accusato all’altezza della coscia destra durante un azione di recupero. Il problema è sembrato comunque non di grave entità, malgrado Fabio abbia praticato un gioco meno dinamo alla ripresa dell’incontro. Comunque ha difeso i turni di battuta ed ha raggiunto lo score di 4-2. Dopodiché ha amministrato la lunghezza minima di vantaggio, riuscendo a non lasciare nulla al caso, quindi spesso ha finalizzando le proprie manovre di gioco nel tentativo d’indurre il 28enne di Belgrado a compiere l’errore, senza dare vita ad azioni puramente offensive. Sul 5-4, infine, ha potuto servire per il match, conseguendo la vittoria del titolo in occasione del secondo dei tre match point avuti a disposizione.
Il punteggio:
[13]F.Fognini b. D.lajovic 6-3 6-4