La prima sconfitta in carriera in una semifinale di un Masters 1000 per Sascha Zverev arriva in terra monegasca e porta la firma di Kei Nishikori, il quale, grazie ad un’ottima prestazione, è riuscito ad avere la meglio imponendosi in tre set, per un complessivo di due ore e quindici minuti. Nel primo parziale, il giapponese ha commesso molti errori e non è riuscito a tenere testa al suo avversario, che non ha esitato a chiudere 6-3, complice il dominio dimostrato con il servizio. Nel secondo set, invece, Zverev non ha saputo dare il colpo del ko quando il suo avversario sembrava ormai in procinto di mollare e ne ha patito le conseguenze, vale a dire il ritorno in partita di Nishikori, che ha cominciato a giocare davvero bene, facendo fioccare vincenti ed impossessandosi del parziale. Infine, nel set decisivo, il tedesco è riuscito a prolungare l’incontro soprattutto grazie al servizio, che non lo ha di fatto mai abbandonato e gli ha permesso di restare in partita, evitando così una sconfitta anticipata. Alla lunga, però, Nishikori ha avuto la meglio ed ha dimostrato una lucidità invidiabile fino all’ultimo punto, che gli ha consentito di vincere il match e raggiungere la finale. Per il giapponese, si tratta della quarta finale in carriera in un Masters 1000, la seconda sulla terra dopo quella persa nel 2014 a Madrid contro Nadal, mentre da lunedì sarà certo di tornare in Top 25. È proprio il caso di dirlo: BENTORNATO KEI!
PRIMO SET- È stato un primo parziale piuttosto particolare quello andato in scena quest’oggi sul campo principale di Montecarlo, dove Nishikori e Zverev hanno dato vita a nove giochi, che hanno potuto vantare al loro interno solidità, ribaltamenti di fronte e tennis di livello davvero alto. Dopo un inizio che non ha lasciato presagire nulla di eclatante, dato che i primi sei giochi hanno visto il giocatore al servizio tenere la battuta in maniera più che agevole, la svolta è arrivata nel game numero sette, quando Nishikori si è trovato avanti 40-0 ma, dopo aver mancato un totale di quattro palle game, ha ceduto il servizio ed ha semplificato i giochi per il suo avversario. Indubbiamente, il giapponese è stato troppo falloso e, nonostante alla battuta non abbia disdegnato, non ha avuto la capacità di attendere il momento giusto per spingere e si è lasciato andare un po’ troppo. Al contrario, Zverev non ha messo in campo molte volte la prima palla, ma quando lo ha fatto ha sempre vinto il punto, ed inoltre si è limitato ad attendere l’errore del suo avversario o comunque a punirlo non appena si presentava l’occasione. Il primo set è dunque scemato in 38 minuti di gioco ed il nativo di Amburgo se lo è aggiudicato per 6 giochi a 3.
SECONDO SET- Dopo il triste epilogo del set precedente, Kei Nishikori inizia la seconda frazione di gioco con uno spirito decisamente diverso e riesce ad ottenere il break già nel primo gioco. Questo entusiasmo del giapponese, però, svanisce di lì a poco in quanto Zverev si riprende il break quasi subito e lo fa, di fatto, senza dover muovere quasi neanche un dito: Nishikori commette infatti tre doppi falli e perde la battuta a 0, riportando la situazione in parità. Ciononostante, il tedesco non riesce ad approfittare della situazione e, da un vantaggio di 3-2, subisce un parziale di quattro giochi consecutivi che regala al suo avversario il secondo set, con lo score di 6-3, e porta l’incontro al set decisivo, dove le energie faranno la differenza, ma conterà molto anche la tenuta mentale. Questo calo di Zverev è facilmente spiegabile attraverso le statistiche, non a caso il tedesco ha commesso quattro doppi falli, che si aggiungono al 35% di prime palle in campo ed al 30% di punti vinti con la seconda. Nishikori non ha quindi incontrato troppe difficoltà nell’aggiudicarsi questo parziale e, di conseguenza, è anche diventato il favorito per quanto riguarda il parziale decisivo, dato che ha vinto gli ultimi quattro giochi, giocando decisamente meglio del suo avversario, ed inoltre servirà per primo.
TERZO SET- Dopo quasi un’ora e venti minuti di gioco, il punteggio è fermo sulla situazione di un set pari, ma entrambi i giocatori sembrano non accusare la stanchezza, soprattuto dei giorni passati, bensì danno vita a scambi prolungati ed anche piuttosto spettacolari, che scaldano il pubblico del Principato di Monaco. A dir la verità, malgrado il punteggio finale reciti 6-4, in questo set i due tennisti non hanno giocato allo stesso modo, anzi Nishikori è stato decisamente superiore, mentre Zverev è stato salvato dal servizio, che lo ha aiutato in molte situazione difficoltose e gli ha permesso di evitare una sconfitta in minor tempo. Davvero ampio il gap tra la prima e la seconda del tedesco, al contrario è stato più solido e costante Nishikori, che ha tenuto il servizio quasi sempre abbastanza agevolmente, dando invece prova delle sue migliori qualità in risposta. Dopo aver sfiorato il break a più riprese, finalmente il tennista nipponico è riuscito ad acciuffarlo nel decimo game, quando Zverev è andato sotto 0-30, ma è comunque riuscito a salvarsi, complice anche un po’ di fortuna che ha girato a suo favore, arrivando fino al 40-30. Nonostante questo, Nishikori ha davvero dimostrato di essere lucido e sempre pronto a fare la cosa giusta e, continuando a spingere da fondo fino all’ultimo punto, ha strappato la battuta al suo avversario, conquistando dunque una vittoria che ha un sapore indubbiamente di ritorno ad alti livelli, quelli a cui Nishikori ha dimostrato di poter competere regolarmente.
Atp Montecarlo – Semifinale
Nishikori d (3) Zverev 36 63 64