Saranno Novak Djokovic ed Andy Murray a contendersi il titolo della Rogers Cup.
Il numero 1 del mondo è stato sempre in controllo nella sua semifinale, giocando decisamente meglio rispetto agli ultimi giorni, e liquidando un impotente Jeremy Chardy in due set senza storia. Nole è stato implacabile al servizio, e grazie ad un break per set si è imposto senza problemi. Il match non comincia nel migliore dei modi per il francese, che appare decisamente teso e commette immediatamente due doppi falli consecutivi. Chardy prova a rimontare, ma la situazione è ormai compromessa, e Djokovic centra il break. Il serbo mantiene il proprio vantaggio senza problemi, senza però sembrare al meglio. Nole infatti commette ancora qualche errore insolito per lui, e più volte nei cambi campo chiama il fisioterapista per un problema al gomito, che non è fortunatamente grave. Dopo la pessima partenza, invece, Chardy gioca un buon tennis, tenendo i turni di servizio, non senza aver annullato una palla del doppio break. Tutti i tentavi del transalpino però sono inutili: Djokovic infatti dimostra ancora una volta la sua impressionante superiorità in questo 2015, poiché senza giocare al meglio riesce ugualmente ad uscire da ogni situazione, e fa suo il primo parziale con il punteggio di 6-4.
In avvio di seconda frazione, il copione non cambia: Djokovic conquista immediatamente due palle break, dopo aver annullato diverse chance al transalpino, ma questa volta non le converte, commettendo due errori abbastanza banali. Da questo momento, si segue l’ordine dei servizi fino al quinto gioco, quando l’equilibrio si rompe, con il serbo che strappa la battuta al suo avversario. Ora per Chardy il match è completamente in salita, e nonostante alcuni tentativi di attaccare con discese a rete, non riesce ad impensierire Nole in risposta. “Djoko” dunque, sul 5-4, chiude la disputa al primo match point, dopo un match condotto al meglio.
Prosegue la striscia di vittorie consecutive nei master 1000, che è tutt’ora a 30, ed è aperta dal torneo di Bercy dello scorso anno. Questa sarà la quarta finale a Montreal per Djokovic, che negli ultimi due anni ha deluso in questo torneo e, in generali, in questo periodo.
Lo scozzese invece ha dominato un Kei Nishikori sottotono, e probabilmente acciaccato, lasciandogli appena 3 game. Murray ha dato una vera e propria prova di forza, mostrandosi in grande forma e aggiudicandosi l’incontro in poco più di un’ora. Il nipponico ha subito un piccolo infortunio, forse dovuto alla stanchezza, a metà del prima set, che gli ha di fatto impedito di tenere testa al suo avversario. La partita infatti è durata fino a quel momento, dopodiché Murray ha cambiato marcia inanellando 8 giochi consecutivi. Nishikori ha anche pagato un pessimo rendimento al servizio, che gli è costato diversi break.
Il match comincia con grande equilibrio, e con alcuni scambi notevoli. Gli errori del giapponese però sono numerosi, e lo scozzese ne approfitta strappando immediatamente il servizio al suo avversario. Nishikori riesce a riprendersi il break, ma Murray si stacca nuovamente nel punteggio. Nonostante un passaggio a vuoto, che gli costa ancora il turno di battuta, il neo numero 2 del mondo dal punteggio di 4-3 in suo favore domina in lungo e in largo il campo, attaccando costantemente la seconda di servizio del nipponico e scendendo anche a rete. Nishikori è palesemente in difficoltà, e negli ultimi 5 game racimola appena 3 punti, venendo quasi umiliato.
Grazie a questo successo, Andy Murray tornerà da lunedì il numero 2 del mondo, scavalcando così Roger Federer, che tra l’altro dovrà difendere la vittoria a Cincinnati.
I risultati:
<1> N.Djokovic b. J.Chardy 6-4 6-4
<2> A.Murray b. <4> K.Nishikori 6-3 6-0