Si chiude senza grosse sorprese la quarta giornata della Rogers Cup, dove approdano ai quarti di finale tutti e gli otto favoriti, tra vittorie in scioltezza e vittorie sofferte. Nella parte alta del tabellone, avanza senza difficoltà Rafa Nadal, che dopo un esordio complicato contro Evans, si libera in due set di Guido Pella, uscendo vincitore in poco più di un’ora e mezza di gioco. Buona prova del maiorchino, che si è assicurato il primo set grazie al break decisivo piazzato in avvio e lo ha fatto senza concedere neppure una palla break. Più combattuta la seconda frazione, dove Nadal ha avuto bisogno di strappare la battuta al suo avversario in ben due occasioni, prima di chiudere al quarto match point. Bene al servizio, piuttosto bene anche in risposta; nel complesso una prestazione discreta che lo proietta nei quarti. Ma sarà sufficiente per battere Fabio Fognini?
Sarà infatti l’italiano l’avversario di Nadal, il quale avrebbe preferito senza ombra di dubbio un cliente più agevole come Mannarino. Il francese però è caduto sotto i colpi del tennista di Arma di Taggia, che ha prevalso in due set staccando così il pass per i quarti. Primo set totalmente a senso unico e dominato da Fabio, il quale è stato sempre avanti di un break anche nel secondo parziale, prima di distrarsi – e sprecare anche un match point sul 5-3 – e chiudere 7-5. In tutti i precedenti sul cemento, Fognini e Nadal si sono incontrati sempre in Cina o negli Stati Uniti. Sarà dunque il primo incontro in terra canadese e Fabio non può che augurarsi che finisca come a Flushing Meadows nel 2015, quando Rafa subì una clamorosa rimonta da due set a zero avanti per poi capitolare in cinque set. Nei restanti precedenti, il maiorchino si è imposto due volte a Pechino, due volte a Miami e una volta a Shanghai, sempre senza grossi patemi.
Nello spicchio di tabellone lasciato libero da Tsitsipas, si contenderanno un posto in semifinale Gaël Monfils e Roberto Bautista Agut: il primo ha superato in due set Hurkacz, mentre lo spagnolo ha dato un duplice 7-5 a Richard Gasquet. Questo quarto di finale, inoltre, sarà l’unico che non vedrà protagonista le migliori teste di serie possibili: se negli altri incontri, infatti, si sfideranno le teste di serie 1 e 7, 2 e 8, 3 e 6, qui scenderanno in campo la 10 e la 16.
Nella parte bassa del main draw, infine, si affronteranno Thiem e Medvedev, entrambi vittoriosi in due set ed in controllo del match, di fatto, dall’inizio alla fine, ma anche Khachanov e Zverev. Questi ultimi due hanno dato vita a due match davvero lottati ed incredibilmente equilibrati. Il russo ha rovinato la festa di compleanno ad Auger-Aliassime, supportato da un pubblico quasi da Coppa Davis ed illuso da un primo set clamorosamente vinto al tie-break. Un solido russo ha però firmato una rimonta davvero notevole che lo ha visto trionfare dopo due ore e 52 minuti di gioco. Appena quattro i minuti in meno spesi da Sascha Zverev sul campo, nonostante il suo match sia stato paradossalmente ancora più combattuto. Il georgiano Basilashvili ha infatti costantemente provato a mettere i bastoni fra le ruote del suo avversario, non mollando neanche un singolo 15 e cedendo solo al tie-break del terzo parziale.
[1] R. Nadal b. G. Pella 63 64
[7] F. Fognini b. A. Mannarino 62 75
[16] G. Monfils b. H. Hurkacz 64 60
[10] R. Bautista Agut b. R. Gasquet 67(7) 75 63
[3] A. Zverev b. [13] N. Basilashvili 75 57 76(5)
[8] D. Medvedev b. C. Garin 63 63
[2] D. Thiem b. [14] M. Cilic 76(7) 64