ATP Monza il primo torneo sull’erba in Italia? A Londra l’incontro decisivo

Sarebbe l'unico evento tennistico ufficiale all'interno di un autodromo. I vertici Atp hanno incontrato a Wimbledon la delegazione brianzola

L’INCONTRO – Sarebbe una svolta storica per il tennis azzurro. Ai tradizionali campi in terra rossa si affiancheranno quelli in erba naturale dell’ATP Monza. Questo l’ambizioso progetto con cui i promotori del torneo stanno tentando i vertici dell’Association of Tennis Professionals.
Nulla è stato ancora deciso, ma Monza per il triennio 2020-2022 punta a riempire il vuoto rimasto in un calendario che dal 2021 vedrà spostarsi a Torino, quindi sempre in Italia, anche le ATP Finals. Anche la delegazione brianzola dovrebbe presto avere il suo responso, dopo aver incontrato nel tempio sacro del tennis i rappresentanti dell’Atp che dovranno decidere sul caso. A Wimbledon si è parlato anche delle soluzioni tecniche e praticabili per realizzare i 6 campi in erba che ospiterebbero l’evento.

TERRITORIO – Questo incontro servirà anche dal punto di vista economico: in questa occasione si confronteranno gli sponsor stranieri e quelli lombardi, affinché ci siano i mezzi per garantire il livello di un torneo dalla portata internazionale. Secondo gli ideatori del torneo, la candidatura sarebbe infatti nata proprio da un patto fra il mondo del tennis e il territorio, deciso a investire su questo sport. Gli obiettivi e i requisiti minimi della federazione internazionale vanno però raggiunti in tempi stretti.

INVESTIMENTO – In particolare queste garanzie si basano sulla stipulazione di accordi vincolanti già dall’anno in corso, in modo tale da consolidare un budget di 7,5 milioni di euro per ogni edizione prevista. L’occasione è ghiotta soprattutto se si considera il fatto che tale investimento avrà impatto zero per le casse pubbliche della città di Monza e della Provincia, come ribadito durante il precedente incontro con Assolombarda. Allo stesso tempo, la visibilità per il territorio sarà globale, sommando gli spettatori che raggiungeranno la città a quelli che assisteranno alle partite attraverso gli schermi, con diversi canali televisivi già interessati al diritto di trasmettere le immagini in Italia e all’estero.

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