La cronaca – Il tennista transalpino ha saputo condurre dalla sua parte l’andamento del parziale inaugurale sin dalle fasi iniziali, approfittando di una partenza sottotono dell’italiano. In particolare è riuscito a sorprenderlo in diverse circostanze nel corso del suo primo turno di servizio, al secondo game, finendo per strappargli il servizio. In seguito Mannarino ha ostentato una notevole sicurezza nella gestione dei propri game di battuta, tanto da non rischiare praticamente in nessuna circostanza. In questa maniera ha conservato il vantaggio indisturbato fino alla vittoria del parziale per 6-3. La sfida è proseguita all’insegna dell’equilibrio. Entrambi hanno insistito a cimentarsi in palleggi prolungati, all’interno dei quali hanno indugiato oltremodo, senza rischiare delle soluzioni vincenti. Il tennista altoatesino, tuttavia, si è dimostrato più falloso, oltre a risultare troppo altalenante al servizio. Di conseguenza il suo avversario ha potuto avvantaggiarsi nel punteggio già in apertura. Il tenore della gara è rimasto il medesimo anche nelle fasi successive, dunque il bolzanino, sebbene abbia migliorato il proprio rendimento al servizio, non è stato in grado di insidiare l’avversario durante i turni di risposta e di porre in essere un tentativo di rimonta. Mannarino è giunto infine a servire per il match ed è venuto a capo del game con l’abituale sicurezza, qualificandosi per la finale della Kremlin Cup.
In aggiornamento
[7]A.Mannarino b. A.Seppi 6-3 6-4
[6]A.Rublev – [3]M.Cilic