Serata di bei match e interessanti riscontri, quelli che i quarti di finale regalano a fan e appassionati. Andy Murray si avvicina sempre più alla vetta del ranking, che visto il forfait di Djokovic, dista solo un match. Anche Milos Raonic si prepara a mettere la freccia e a scavalcare Stanislas Wawrinka alla terza posizione del ranking. Solo uno dei due vedrà raggiunto il proprio obiettivo, visto che lo scontro in semifinale sarà proprio tra i due, nella riedizione della finale dello scorso Wimbledon.
MURRAY SUPERSTAR – Il match parte in modo molto equilibrato, con Berdych che riesce a tenere testa al numero due del mondo e non concede neanche una palla break nell’intero set. Buone percentuali al servizio da parte di entrambi, con il ceco che nonostante un numero minore di prime in campo, tiene bene i propri turni di servizio. Inevitabilmente il set si trascina al tie-break, dove inizia a palesarsi qualche differenza tra i due giocatori: salito sull’1-0, Murray perde i successivi 6 punti, portando il ceco a giocarsi 5 palle set. Quest’ultimo si fa recuperare nel punteggio, e poco dopo spreca altre due occasioni per issarsi sull’1-0. Occasioni pagate a caro prezzo, quando sul 10-9 Murray, lo scozzese non se lo fa ripetere due volte e sigilla il primo set. Il momento buio di Berdych prosegue nel secondo set, quando concede un break in apertura, che rischia di pregiudicare l’andamento del set. Parziale che procede senza particolari emozioni, almeno fino al decimo gioco, quando Murray, che serviva per il match, va sotto 0-40 in pochi istanti. Il ceco vanifica le prime due palle del controbreak ma alla terza finalmente ristabilisce la parità: 5 pari. Sforzi tuttavia inutili, visto che arriva nuovamente il break in favore di Murray, che stavolta, nel proprio turno di battuta non fallisce, e alla quarta occasione fa suo finalmente il match. Delusione per Berdych, che con la sconfitta dice addio alle sue chance di partecipare alle Finals.
A UN PASSO DAL PODIO – Vittoria di spessore quella di Milos Raonic su Jo Wilfried Tsonga. Il canadese parte bene, conquistando il match proprio nel game inaugurale del match. La differenza nei turni di servizio è lampante, con Raonic bravo a essere aggressivo soprattutto sulle seconde del francese, con cui quest’ultimo ottiene appena un punto su tre. Nel quinto game il nativo di Podgorica trova ancora un break, che incanala decisamente le sorti del primo parziale. Niente più stravolgimenti, che portano Raonic ad aggiudicarsi il primo set. Alla ripresa delle ostilità, il francese entra in campo con maggior vigore, tanto da rischiare molto meno nei turni di servizio. Nel secondo game, è il gigante canadese a rischiare in ben due occasioni, ma alla fine scampa il pericolo. Una palla break anche in suo favore più tardi, ma anch’essa vanificata. Poche emozioni per il resto, se non qualche pregevole discesa a rete di Tsonga, che strappa qualche applauso al pubblico parigino. Si arriva al tie-break: lo strappo decisivo avviene nell’ottavo punto, quando un colpo a rete del transalpino concede il minbreak al suo avversario. Sul 6-4 un servizio vincente regala la vittoria del match al canadese. Meno di cento punti lo separano ora dalla terza posizione del ranking e la semifinale contro Murray farà vedere se è finalmente arrivata l’ora della consacrazione.
[2] A. Murray b. [7] T. Berdych 7-6(9) 7-5
[4] M. Raonic b J.W. [11] Tsonga 6-2 7-6(4)