È grande festa al Palais Omnisport di Bercy. Ebbene si, perché Julien Benneteau è in semifinale alla sua ultima partecipazione al Masters 1000 di Parigi della sua vita. Proprio lui, che solo due anni fa era al numero seicento e passa del mondo, oggi ha battuto la testa di serie più alta rimasta in gara ed ha raggiunto in due set quello che probabilmente è il risultato migliore della sua carriera.
Correva come un ragazzino, il trentacinquenne Julien sul cemento verde della sua Patria. Ha trovato la partita perfetta, senza cali di tensione o di lucidità (o comunque, se li ha avuti, è stato bravo a non darli a vedere all’avversario). Dall’altra parte, però, Cilic non è mai stato capace di leggere le situazioni, ha messo a segno più di trenta vincenti eppure ha perso in due secchi set. C’è qualcosa che non quadra. La realtà è che il transalpino è stato nettamente più sveglio ed ha risposto colpo su colpo alle reazioni che Marin a sua volta aveva ai suoi break. Nel primo set, ad esempio, in sette giochi i due si sono strappati per ben quattro volte il turno di servizio: a iniziare il valzer è stato proprio Benneteau, che poi è stato contro-breakkato ed ha poi perso ancora una volta il servizio, un game più tardi, per poi riprenderselo due giochi dopo. Poco dopo la metà della seconda frazione, Julien ha accusato un po’ la tensione ed ha concesso una palla break sul 5-4, che sarebbe stata sanguinosa perchè avrebbe mandato Cilic a servire per allungare la partita al terzo. Il tennista di Bourg-En-Bresse è stato comunque attento a rimanere attaccato (soprattutto mentalmente) alla partita, e nel dodicesimo game ha compiuto l’impresa. Già nel gioco precedente Cilic aveva mostrato insofferenza, e allora Benneteau, forte della sua grandissima esperienza, ha ottenuto due palle break che corrispondevano anche a due match point. Marin non è riuscito neanche in quel caso a trovare la completa concentrazione (si è bloccato per un flash dalle tribune) e, sul 30-40, si è fatto infilare dal dritto di Benneteau. Gioco, partita, incontro. Delirio totale in tribuna, con Julien che, a fine partita, ha abbracciato la madre dicendole: “Non è vero!”. I miracoli del tennis.
Nell’ultimo quarto di finale, in serata, Jack Sock è stato bravo a recuperare un set a Verdasco e ad imporsi in due ore e mezza di gioco. L’americano ha perso il primo parziale al tie-break, ma ha poi vinto i due successivi con un punteggio piuttosto netto, anche se lo poteva essere ancora di più (solo tre su quindici, infatti, i break point capitalizzati).
ATP Parigi, quarti di finale:
J. Benneteau b. [2] M. Cilic 7-6(5) 7-5
J. Sock b. F. Verdasco 6-7(3) 6-2 6-3