Non è un caso che il torneo di Pechino sia un Atp 500, non solo per il campo di partecipazione di tutto rispetto che può vantare svariati top 10 ma anche per delle semifinali che farebbero invidia ad un Master 1000. Nell’attuale edizione di questo evento sono infatti giunti al penultimo atto del torneo le prime quattro teste di serie del seeding, neanche a dirlo quattro top 10. Inoltre, come se tutto ciò non fosse già abbastanza, tutti e quattro semifinalisti sono incredibilmente giovani: il più anziano è il ventiseienne Thiem, seguito nell’ordine da Khachanov, Tsitsipas e Zverev, rispettivamente 23, 22 e 21 anni. Nella giornata odierna, nella capitale della Cina, sono andati in scena i quattro match di quarti di finale che hanno determinato gli altrettanti semifinalisti e, in tutta onestà, è mancato tutto fuorchè lo spettacolo ed un tennis di altissimo livello.
Ad aprire le danze sono stati Karen Khachanov e Fabio Fognini, le uniche due teste di serie di fronte quest’oggi, e come pronosticato dai bookmakers, ad imporsi è stato il russo, che si è aggiudicato il primo confronto in carriera contro il giocatore ligure. Ciononostante, non è stata una passeggiata per il nativo di Mosca, che anzi si è trovato in svantaggio prima di firmare una bella rimonta. Ottima partenza di Fognini, che ha strappato la battuta al suo avversario in apertura ed ha persino avuto due chances per il doppio break, non riuscendo però a capitalizzarle. Khachanov di contro lo ha punito mettendo a segno l’immediato contro break, salvo perdere la battuta nel gioco seguente, senza più riuscire a recuperare questo svantaggio. Nonostante qualche piccolo problema, gran primo set di Fognini, che chiude 6-3 in 37 minuti, confermando le stesse impressioni del match contro Rublev e facendo ben sperare per il prosieguo della gara. Anche nel secondo parziale, è stato proprio l’azzurro a conquistarsi per primo un’opportunità di break sull’uno pari, mancando però l’appuntamento con questa ghiotta occasione e mantenendo la parità nonchè l’ordine dei servizi. Sfortunatamente, il break decisivo lo ha ottenuto il suo avversario, nel sesto gioco, e si è incamminato verso la chiusura del set, incassato per 6-3. Apparentemente nulla di grave per l’azzurro, forte di un ottimo primo set e consapevole di potersela giocare nella frazione finale. Al contrario, Fabio si è disunito e non è stato capace di contrastare il suo avversario, rimediando un perentorio 6-1 ed uscendo di scena nel peggiore dei modi dall’Atp 500 di Pechino. Una sconfitta che pesa anche in ottica Finals, in quanto Fabio si allontana dall’ottavo posto mentre nel frattempo altri contendenti come Zverev o Goffin continuano a vincere. Nulla è ancora deciso, anzi c’è ancora un finale di stagione tutto da giocare che può riservare molte sorprese. La strada però si fa indubbiamente in salita.
Khachanov in semifinale se la vedrà con Dominic Thiem, che si è liberato in due set di Andy Murray. Match davvero entusiasmante ed avvincente che ha visto l’austriaco aggiudicarsi un primo equilibrato set, diversamente da come suggerisce il 6-2 finale, mentre nella seconda frazione di gioco è stato il tie-break a determinare le sorti della sfida, malgrado Thiem avesse servito per chiudere sul 5-4. Nonostante la rimonta ed il cuore, Murray non è riuscito a portare la sfida al terzo set ed ha capitolato per 7 punti a 3, uscendo sconfitto dopo circa due ore di gioco.
Non ci si annoia neppure nella parte bassa del tabellone, dove Tsitsipas e Zverev hanno giocato e vinto due match pressochè identici. Il greco ha superato John Isner con il punteggio di 76 63 in un’ora e quindici minuti di gioco, mentre il tedesco ha sconfitto Sam Querrey con lo score di 76 62 in un’ora e quattordici minuti di gioco. Due match quasi a specchio, che hanno visto un primo set senza break risolversi al tie-break, perso per 7-3 da entrambi gli americani, che non hanno saputo reagire nel secondo set finendo per perdere la partita. A dir la verità Isner ha avuto una palla break nel gioco d’apertura nella seconda frazione di gioco ma non ha saputo sfruttarla, subendo il break nel gioco seguente e non riuscendo più a far nulla per ricucire lo svantaggio. Querrey, invece, ha tenuto fino al due pari, prima di crollare e cedere il servizio in due occasioni, spedendo in semifinale Zverev. In semifinale, Zverev e Tsitsipas si incontreranno per la quarta volta in carriera ed il tennista teutonico tenterà di riportare in parità gli scontri diretti, che vedono avanti 2-1 il suo avversario. Nonostante il buon torneo del greco, solido e determinato a vincere, se dovessimo scommettere un penny, probabilmente lo investiremmo su Zverev, che non ha ancora perso set questa settimana ed appare incredibilmente concentrato nonchè sciolto, con l’obiettivo Finals più che mai in testa.
[4] K. Khachanov b. [6] F. Fognini 36 63 61
[1] D. Thiem b. [PR] A. Murray 62 76(3)
[3] S. Tsitsipas b. J. Isner 76(3) 63
[2] A. Zverev b. S. Querrey 76(3) 62
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Peccato.