Pechino, Novak Djokovic e Tomas Berdych volano in finale

Beijing, semifinali: Novak Djokovic supera Andy Murray, Tomas Berdych ha la meglio sulla sorpresa del torneo Martin Klizan. Ultimo atto inedito a Pechino.

Novak Djokovic def. Andy Murray – 6-3  6-4

La prima semifinale del China Open 2014 ha visto opposti  il numero 1 del mondo Novak Djokovic e  Andy Murray, riedizione di tante sfide appassionanti; tra queste ben tre sono state le finali Slam: agli Australian Open 2011, dove vinse il serbo, agli Us Open 2012 e a Wimbledon 2013, dove invece fu lo scozzese ad aggiudicarsi il titolo.
I due contendenti sono giunti alle semifinali in condizioni assai diverse; Nole sembra aver ritrovato il suo livello di gioco dopo un periodo di appannamento in cui fattori esterni al campo hanno catturato la sua attenzione; Murray, invece, è ancora alla ricerca della forma migliore nell’annata post-operazione alla schiena. Si trattava, dunque, di un match molto delicato per entrambe le fazioni.

L’avvio dell’incontro è molto bello ed equilibrato; livello di gioco è altissimo, anche se lo scozzese sembra appena più in affanno nel tenere il proprio turno in battuta.
Djokovic è in forma smagliante, pulito e tagliente nel gioco d’attacco, capace di recuperi prodigiosi nei pochi frangenti che lo vedono costretto alla difesa.
All’ottavo gioco, sul 4-3 in favore di Nole, arriva il primo vero passaggio a vuoto di Andy. La prima di servizio lo abbandona e Djokovic ne approfitta subito ritrovandosi in una amen a servire per il set ed a farlo suo per 6-3.

L’avvio della seconda partita conferma il trend di chiusura della prima; Murray infatti perde il proprio turno al servizio al terzo gioco e va sotto 3-1. La sensazione è che il campione serbo possa dilagare da un momento all’altro, ma così non è.
Murray, infatti, tira fuori l’orgoglio e inizia ad osare di più, verticalizza e, pur non brillando per coraggio nell’attaccare alcune palle invitanti, riesce a riequilibrare le sorti del set ed a portarsi avanti 4-3.
Situazione uguale e contraria al primo set dove, però, al passaggio a vuoto di Andy non corrisponde, in questo secondo parziale, un passaggio a vuoto del serbo, il quale tiene il proprio turno in battuta ed al nono gioco brekka l’avversario con una serie impressionante di recuperi in spaccata, davvero ai limiti del possibile.
Nole va a servire per far suo l’incontro, tiene a zero il servizio chiudendo d’imperio il set e conquista la vittoria consecutiva numero ventitré in terra cinese.
Tomas+Berdych+China+Open+Day+4+FjExwQd0UlXl
Tomas Berdych  def.  Martin Klizan –  6-4  6-1
La seconda semifinale vede la fine del sogno ad occhi aperti dello slovacco Martin Klizan al China Open; dopo l’impresa compiuta nei quarti, dove ha eliminato Rafael Nadal, Martin si è scontrato con la furia ‘ceca’ di Tomas Berdych.
Al n. 6 al mondo sono bastati appena un’ora e ventuno minuti per chiudere l’incontro.
Eppure, l’inizio del match sembrava dare sensazioni diverse, con i due avanti avanti spalla a spalla fino al quattro pari;  non è ben chiaro se questo equilibrio sia dovuto alla scia di entusiasmo di di Klizan o un Berdych  non ancora a pieni giri, o la combinazione di entrambi i fattori. La corsa a due, però, si rompe nel fatidico nono gioco quando Berdych toglie il servizio all’avversario, sale 5-4 e vola verso la conquista del set: questo è il momento in cui l’incontro vive la sua svolta.
Come un treno, Berdych infila un parziale di ben otto giochi a uno, conquista il primo set e trasforma il secondo in una vera e propria lezione di tennis giocato a velocità stellare  per il mancino numero cinquantasei del ranking.
Vittoria cristallina  del ventinovenne numero sei del mondo, il quale domani avrà la possibilità di riconquistare il trofeo già sollevato nel 2011, nonché di affiancare un secondo titolo stagionale, accanto a quello di Rotterdam.

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