Nadal: “Quello di oggi è stato un successo importante”, Kyrgios: “Nadal mi ha distrutto”

Ecco le dichiarazioni di Rafael Nadal e Nick Kyrgios, finalisti dell’Atp 500 di Pechino.

Rafael Nadal

“È un titolo importante per me”, ha detto Rafa. “L’ultimo anno in cui ho potuto alzare questo trofeo è stato nel 2005… È completamente diverso. Ad essere sincero non lo ricordo nemmeno. La sensazione è probabilmente migliore quest’anno”.

“Per prima cosa, il torneo è più importante rispetto a quello del 2005. È un evento 500. Prima era un 250. Ogni titolo che arriva più in la nella carriera è più speciale di quando eri più giovane. Ho avuto un sorteggio molto complicato. Quando ho visto il tabellone all’inizio del torneo, sapevo che sarebbe stato molto, molto difficile ottenere un buon risultato qui. Ma sono stato fortunato il primo giorno a salvare due match point. Dopodiché penso di aver giocato uno dei miei migliori tornei dell’anno, giocando con grande solidità per tutta la settimana contro avversari molto duri”.

Parlando della finale: “Ci sono stati giochi moto lunghi all’inizio e un buon livello di tennis. Credo che dopo 30 minuti eravamo solo sul 2-1. Tutto molto intenso. Ho giocato, a mio parere, ad un livello molto alto stasera. Certamente una delle migliori partite dell’anno. Lui (Kyrgios) è sempre un avversario ostico da affrontare. Ma oggi penso che il mio servizio abbia funzionato bene, come anche la mia risposta, con cui riuscivo ad ottenere sin da subito il comando dello scambio un po’ più spesso di lui. Sono stato un po’ più aggressivo e questa è stata la chiave del successo”.

Nick Kyrgios

“Lui ha giocato bene, io malissimo. È in grande forma. Oggi mi ha letteralmente distrutto, è stato troppo superiore”, ha detto Kyrgios. “Tutto sommato è stata una settimana positiva, ho vinto alcune buone partite. È difficile trovare qualcosa di positivo quando hai vinto appena tre giochi in finale. Ma credo che ci siano stati degli aspetti positivi. In semifinale ho giocato bene, sono riuscito a battere Alex (Zverev)”.

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