Programmi davvero interessanti quelli di oggi nei 500 di Tokyo e Pechino, con un match su tutti che, se lo si vedesse in un quarto di finale Slam, nessuno se ne stupirebbe: stiamo ovviamente parlando del piatto forte di giornata Del Potro – Dimitrov, ultimo match conclusosi da poco nella città cinese.
Iniziamo il nostro racconto proprio dalla partita tra il bulgaro e l’argentino. I due, prima di oggi, si erano sfidati ben sei volte, e solo in una aveva vinto Dimitrov: l’ultima, quella di Cincinnati 2017, in cui Grigor non concesse neanche un set al proprio avversario. Il primo parziale, come da previsioni, è stato tiratissimo e si è concluso solo dopo un’ora e sette minuti dal via, e a deciderlo sono stati i doppi falli. Il primo, nel game d’apertura, aveva consentito a Del Potro di passare subito in vantaggio di un break, e il secondo ha segnato le sorti del tie-break. Chi di doppio fallo ferisce, di doppio fallo perisce, perché dopo che Dimitrov era riuscito a riportare la situazione in parità si è visto consegnare il set dalla torre di Tandil, che ha commesso un doppio fallo proprio sul 7-6. In realtà, il primo ad avere la possibilità di chiudere il set era stato proprio l’argentino, sul 6-5, in un set point che lo ha però visto steccare col dritto alla fine di un punto faticosissimo. Juan Martin ha quindi perso un tie-break dopo averne vinti ben sette consecutivamente. La seconda frazione è iniziata con Dimitrov che ha adottato, quasi da subito, una tattica chiara: rallentare il dritto di DelPo usando lo slice di rovescio. Anche in questo set, comunque, Grigor si è trovato sotto per 5-2: da quel momento, DelPo non è stato cinico e ha iniziato a sbagliare di più con il dritto, il suo colpo migliore e bersaglio dei rovesci tagliati del suo avversario, consentendogli di tornare in partita e di riportarsi quindi sul 5-5. In un amen, la situazione si è poi ribaltata, e Dimitov è passato in vantaggio di un break sul 6-5, assicurandosi la possibilità di servire per il match. Il successivo gioco è stato una formalità: Dimitrov si è quindi qualificato per i quarti di finale, in cui troverà Bautista Agut, approdato al terzo turno anche grazie al ritiro di Bedene (che comunque stava battendo sonoramente).
Nel match di ottavi tra Darcis e Lajovic, il belga ha dimostrato il suo fantastico momento di forma piegando l’avversario due set a zero in poco più di un’ora e dieci minuti. Dopo quindi la grande vittoria contro Carreno, Steve ha vinto contro un altro avversario di buon livello: ai quarti sosterrà la prova del nove contro Nick Kyrgios.
ATP Pechino, ottavi di finale:
[3] G. Dimitrov b. [WC] J. M. Del Potro 7-6(6) 7-5
S. Darcis b. D. Lajovic 6-3 6-4
R. Bautista-Agut b. A. Bedene 6-0 4-0 (rit.)
A Tokyo, invece, approdano ai quarti Schwartzman e Cilic, che secondo pronostici hanno rispettivamente piegato in due set Tomic e Uchiyama. Nessuno dei due vincitori ha concesso un break al proprio avversario, ed entrambi hanno quindi riconfermato ancora una volta la propria solidità. Il numero uno del seeding affronterà ai quarti Harrison, mentre Schwartzman avrà di fronte a sé il vincitore tra Johnson e Dolgopolov.
ATP Tokyo, ottavi di finale:
[8] D. Schwartzman b. B. Tomic 6-3 6-1
[1] M. Cilic b. Y. Uchiyama 6-3 6-4