Atp Queen’s: la finale sarà tra Cilic e Djokovic

Marin Cilic e Novak Djokovic sono approdati alla finale del Queen's Club Championships. Nelle rispettive semifinali, i due tennisti si sono imposti su Nick Kyrgios e Jeremy Chardy.

La cronaca delle due semifinali:

[1]M.Cilic b. N.Kyrgios 7-6(3) 7-6(4)

La prima frazione si è distinta per la straordinaria solidità espressa dai due giocatori all’interno dei game di battuta. Nonostante abbiano fatto registrare una percentuale di prime in campo non così elevata, entrambi hanno eseguito la seconda palla sempre in maniera efficace. Gli scambi sono stati dunque pochi e si sono decisi rapidamente, spesso attraverso grandi accelerazioni oppure con pregevoli azioni offensive concluse di voleé. Verso la fine del parziale, tuttavia, Kyrgios ha iniziato a rendersi particolarmente insidioso in occasione delle risposte al servizio di Cilic, costringendolo a tirare fuori il meglio di sé per difendere la battuta. La frazione si è comunque risolta al tie break: dopo un avvio equilibrato, Kyrgios ha concesso un mini break a seguito di errore di misura durante una discesa a rete, che ha permesso a Cilic di portarsi sul 4-1. Il croato, in seguito, ha conservato la lunghezza di vantaggio fino alla vittoria per 7-3. La seconda partita si è svolta sullo stesso tenore della precedente e si è decisa ancora una volta al tie break, nel quale i due tennisti hanno ricalcato in maniera pedissequa lo svolgimento del primo: Kyrgios ha commesso un doppio fallo in apertura, mentre il croato ha realizzato due punti direttamente con la prima palla, portandosi sul 3-0. Successivamente, Cilic non ha sbagliato praticamente nulla, a differenza del tennista di Camberra che ha concesso un altro mini break, andando sotto per 6-3 e concedendo ben tre match point. Cilic, infine, ha avuto ragione del suo avversario, concretizzando la seconda opportunità a disposizione.

N.Djokovic b. J.Chardy 7-6(5) 6-4

Il tennista serbo non ha forzato particolarmente nel corso del primo parziale, preferendo eseguire colpi precisi, al fine di aprirsi con pazienza gli spazi prima di azzardare delle soluzioni vincenti. Anche durante i game di battuta dell’avversario ha evidenziato un atteggiamento prudente ma allo stesso tempo efficace, in cui ha giocato spesso delle risposte profonde, con l’obiettivo di spiazzare e mettere fuori ritmo Chardy. Quest’ultimo, di contro, pur esprimendosi egregiamente, non è parso brillante ed incisivo quanto il serbo, rimanendogli agganciato nel punteggio spesso grazie ad un eccellente profitto al servizio. La frazione si è conclusa al tie break, dove Djokovic si è imposto per 7-5, in virtù di una migliore gestione dei turni di battuta. Nella seconda frazione, i due contendenti hanno diminuito il proprio rendimento al servizio, in particolare il transalpino. Il confronto, di conseguenza, si è distinto per la presenza di maggiori duelli da fondo campo. L’equilibrio si è rotto al nono gioco, quando Djokovic ha concretizzato la prima di due palle break avute a disposizione, conquistando il primo break della gara. Sul 5-4 in suo favore, infine, ha conservato con autorevolezza il game di battuta ed ha chiuso favorevolmente la gara.

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