Ancora una volta occorrono tre set a Fabio Fognini per approdare al turno successivo. È la terza volta in altrettante partite a Rio de Janeiro che il ligure rimonta un set di svantaggio prima di poter chiudere il match in suo favore. Stavolta a farne le spese è Aljaz Bedene, apparso meno lucido rispetto alle ultime uscite a Rio e a Buenos Aires. Merito anche di un Fognini in grado di trovare spesso soluzioni vincenti.
RIMONTA FOGNINI – Primo set che vede partire meglio l’italiano, che brekka nel quarto gioco, ha la possibilità di raddoppiare il vantaggio due game più tardi, e in quello successivo annulla tre palle per il contro break. 5-2 il parziale per il taggese, che non chiude quando va a servire per il set sul 5-3, concedendo il controbreak e riaprendo i giochi del primo set. Si arriva al tie-break, dove lo sloveno parte meglio, issandosi in pochi istanti fino al 4-0. Allungo risultato decisivo dato che di lì a poco chiude il set con un inaspettato 7-3. Fognini non sembra però accusare il colpo. Nel game inaugurale del primo parziale trova una palla break, che però non riesce a trasformare. È nel settimo gioco che arriva il primo break del set. Qui l’italiano parte subito forte, conquistando i primi due punti e mettendo alle strette l’avversario, obbligato a concedere una palla break, prontamente trasformata da Fognini. Nel gioco successivo, però, rischia di gettare alle ortiche quanto di buono fatto, andando in pochi scambi sotto 0-40. Il numero 21 del mondo annulla le tre palle break consecutive e poco dopo una quarta, confermando il break del gioco precedente ed issandosi sul 5-3. Bedene sembra essere calato vistosamente al servizio, come dimostra nel nono gioco, quando un altro break consegna il secondo set nelle mani del suo avversario. Nel parziale decisivo continua la crisi al servizio dello sloveno. Dopo aver lottato nel primo turno di risposta, perso ai vantaggi, il numero 43 del mondo si fa brekkare ancora. Saranno infine 7 i game consecutivi vinti da Fognini. Sul 3-1 e servizio in favore dell’italiano arrivano tre inaspettate palle break, consecutive, che rischierebbero di riaprire un set apparentemente chiuso. Per fortuna del sanremese in tutti e tre i casi Bedene non sfrutta le occasioni, e nel game successivo, complice un black-out sul 40-0 cede lui nuovamente il servizio. Il tennista azzurro serve per il match: tre punti consecutivi sembrano spianargli la strada, ma l’avversario ne mette a referto ben quattro di fila, arrivandosi a giocare la palla del controbreak. Fognini annulla e riesce a procurarsi un altro match point, questa volta sfruttato a dovere.
VERDASCO DELUXE – In semifinale sarà sfida con Fernando Verdasco, i cui precedenti sorridono allo spagnolo per 3-2, così come i due su terra rossa, entrambi vinti dall’iberico, 8 e 10 anni fa. Il madrileno ha sfoderato una prestazione di qualità assoluta contro Dominic Thiem, campione uscente del torneo brasiliano e in Argentina la settimana scorsa. Dai primi game si intuisce che lo spagnolo è in forma e volenteroso di fare bene. E quando queste cose coesistono in uno come Verdasco le cose si mettono male per chiunque. Nonostante questo il primo ad avere palla break è l’austriaco, ben 2 nel terzo game dell’incontro e altre 5 due game più tardi. Verdasco annulla con autorità spesso deliziando il pubblico presente con vincenti e solidi colpi da fondo che costringono Thiem all’errore. La svolta arriva nel nono gioco, quando è l’iberico a trovare lo spunto decisivo per passare a condurre. Nel momento della conferma del break appena messo a segno, altre tre palle break minano il punteggio in favore dello spagnolo. Saranno ben 10 le palle break mancate da Thiem a fine primo set, parziale conquistato dall’avversario al secondo set point utile. Il numero 6 del mondo sembra mollare l’osso, tanto da concedere due break a zero consecutivi in apertura di secondo set. Dal 4-3 in suo favore nel primo set saranno 9 i game consecutivi lasciati a Verdasco, che con un bagel nel parziale successivo, durato appena 25 minuti, approda in semifinale.
SORPRESA JARRY, MONFILS SCIUPONE – I match precedenti hanno visto l’inaspettato trionfo di Jarry su Pablo Cuevas. Primo set deciso da un break allo scadere, mentre nel secondo un break sporadico nell’ottavo gioco ha permesso al cileno di andare a servire per il match e di chiudere al primo match point utile. Vince in due set anche Schwartzman, in un match che si preannunciava più equilibrato di così. Ma a deciderla è stato Monfils, avanti di un break per primo in entrambi i parziali, prima di alcuni black-out che gli sono costati il match. 5 i game consecutivi persi dal 3-1 in suo favore nel primo set, e quattro nel secondo, con l’argentino decisamente più freddo nei momenti decisivi.
Atp 500 Rio de Janeiro – Quarti di finale
(6)Diego Sebastian Schwartzman (ARG) d. Gael Monfils (FRA) 63 64
Nicolas Jarry (CHI) d. (7)Pablo Cuevas (URU) 75 63
(5)Fabio Fognini (ITA) d. Aljaz Bedene (GBR) 67(3) 63 61
(8)Fernando Verdasco (ESP) d. (2)Dominic Thiem (AUT) 64 60