Entrambi erano scesi in campo questa mattina per concludere la loro semifinale: Mannarino aveva avuto bisogno di disputare sei punti, Thompson appena tre. Dopo due vittorie a sorpresa, si sono ritrovati l’uno contro l’altro poche ore dopo, alla ricerca del primo sigillo nel circuito maggiore. Da un lato l’australiano Thompson, autore di una fantastica settimana e capace di spingersi fino in finale, la sua prima in carriera a livello Atp; dall’altro Adrian Mannarino, tennista che si esprime al meglio proprio sull’erba e durante questi sette giorni lo ha dimostrato, firmando delle rimonte notevoli. La differenza principale rispetto al suo avversario riguarda però il numero di finali disputate: il francese ha infatti presenziato già sei volte l’atto conclusivo di un torneo, ma ha sempre perso. Quale migliore occasione per interrompere questa maledizione di una sfida sull’erba, con i favori del pronostico dalla sua parte e contro un avversario alla prima finale?
Ottima partenza di Mannarino, il quale è partito con il piede schiacciato sull’acceleratore ed ha breakkato il suo avversario nel primo gioco dell’incontro, a 0. Thompson non si è però dato per vinto e, nel sesto gioco, è riuscito a piazzare il controbreak, riportando in parità la situazione. Complice il fatto di servire per primo, l’australiano ha tenuto la battuta nell’undicesimo gioco – assicurandosi il tie-break – ed ha potuto rischiare qualcosa in più del solito nel game seguente. Nonostante due chances di break – nonché set point – a disposizione, non ha saputo capitalizzare l’occasione ed ha dovuto disputare il tie-break. Anche nel jeu decisif Thompson è stato il primo ad avere set point, issandosi sul 6-4, salvo subire la rimonta del suo avversario, che si è imposto in rimonta per 9 punti a 7 ed ha conquistato il primo parziale. Scema così nelle mani di Mannarino il primo set, con l’australiano che non ha tanto da rimproverarsi se non poco cinismo nei momenti chiave e qualche incertezza di troppo sulla seconda palla.
La seconda frazione si è invece decisa a cavallo tra il terzo ed il quarto gioco ed a beneficiarne è stato Mannarino. Il tennista transalpino ha infatti tenuto la battuta nel terzo gioco, risoltosi solamente dopo ventidue punti, annullando due palle break al suo avversario, ed ha poi messo a segno il break vincente nel gioco seguente, dando un imponente scossone al parziale. Senza difficoltà, Mannarino ha amministrato il vantaggio e, dopo due ore e tre minuti di gioco, si è finalmente potuto lasciar andare ad un’esultanza liberatoria, chenha sancito la prima vittoria di un torneo Atp in carriera. Terza finale sull’erba in altrettante stagioni per il francese, che si candida come mina vagante a Wimbledon – ovviamente a meno di sorteggi proibitivi. Grazie a questo successo, vola alla 34ª posizione del ranking, dodici piazze più avanti rispetto al suo avversario odierno, Jordan Thompson, che farà il suo ingresso nella Top 50 per la prima volta in carriera, toccando il best ranking di numero 46.