Di Damiano Battiato
Daniil Medvedev è un nome fin troppo ricorrente per non dirci nulla, ancora una volta una parte di tabellone in un torneo maggiore lo recita di fianco a quello del nostro campionissimo Sinner e, come è capitato nei due precedenti slam, ancora una volta ai quarti di finale.
I due così inaugurano alle 9:00 delle ore italiane la terzultima fase del più rilevante torneo cinese, Medvedev, quinto al mondo sia in fase di sorteggio che adesso, per spezzare la maledizione Sinner e tenere viva la speranza di non rimanere a secco di titoli quest’anno, l’italiano invece per pareggiare il saldo con lo storico avversario (in totale stanno 6-7 per il russo), migliorare il suo rendimento rispetto alla precedente edizione e consolidare ancor di più il primo posto del ranking mondiale.
Parte a mille Sinner che, dopo un turno a servizio quasi perfetto, in media scambia costantemente con l’avversario sulla diagonale, per poi trovare lo spunto e lo spiraglio giusto per convertire il punto a suo favore, talvolta anche con un pizzico di fortuna grazie all’occhio di falco che gli dà ragione per una palla dubbiamente dentro; a fare il resto ci pensano una smorzata eccellente di Sinner seguita da un errore gratuito dell’avversario, così è subito 2-0.
Il suo avversario gioca invece con il freno a mano tirato, è troppo macchinoso nei movimenti, spesso interrompe bruscamente lo scambio in maniera controproducente non arrivando neanche ad una decina di colpi totali, suo è anche il primo doppio fallo dell’incontro, 5-1 che a breve si converte in 6-1 dopo un game brevissimo chiuso da due ace di fila di Sinner.
E’ facilmente intuibile dal punteggio che il set sia durato poco, ma 25 minuti è davvero troppo poco per un incontro di questo calibro, esiguità dovuta ad una mancanza di vera combattività in tutti e sette i game: basti pensare che nessuno di essi si è prolungato ad oltranza.
Dà sensazioni diverse il secondo set, la sostanza non cambia quando è Sinner a battere, ma è molto più teso nei turni a servizio di Medvedev: seppur ancora timida, l’iniziativa del russo è sufficiente per sballottare Sinner, veloce ma non abbastanza per compiere recuperi impossibili, preciso ma insufficiente in risposta alle variazioni dell’avversario; un servizio da migliorare e un dritto non ottimale figlio di una decisione tardiva prolungano a tre vantaggi il primo game, a due il terzo.
Il quinto game sembrava oramai indirizzato sul 40-0 per Medvedev, servizio buono in questa prima parte per lui, ma in seguito va a scemare, permettendo a Sinner di scambiare molto e sbagliare poco, e stavolta nulla salva il russo dal subire il rimontone, il suo doppio fallo finale è determinante e chiude la pratica, 3-2.
L’unico momento di vera fatica per Sinner viene troppo tardi, quando deve servire per l’incontro sul 5-4, sul più bello si ritrova persino a dover annullare la prima palla break avuta dall’avversario in occasione dei vantaggi, poi con una prima di servizio e un serve and volley si toglie il pensiero di un incontro più longevo.
Senza nulla togliere ai meriti di Sinner che per l’ennesima volta ha saputo interpretare una partita eccezionale, paradossalmente faticando molto di più con i precedenti avversari e in primis Etcheverry, Medvedev non ha saputo reagire al massimo della sua prestanza tennistica, cosa in parte giustificata per la spalla destra che gli ha dato grattacapi (o meglio dire “grattaspalla”) sia durante l’intervallo tra il primo e il secondo set, sia dopo il break di Sinner in quest’ultimo: era un problema che persisteva già da qualche giorno e che il russo lamentava durante interviste precedenti, e di certo una fascia termica e qualche massaggio del fisioterapista avrebbero sì attenuato i fastidi, non eliminato il problema su una spalla pienamente sforzata durante l’incontro, soprattutto nei momenti del servizio e del dritto.
Indipendentemente dallo spiacevole inconveniente che ci auguriamo passi per una ritrovata competitività da vero top 5 da parte di Medvedev, Sinner ritorna alla parità negli scontri diretti per 7-7 dopo lo 0-6 iniziale e approda in semifinale,
Ad aspettarlo ci sarà il ceco Tomas Machac, che ha battuto a sorpresa Carlos Alcaraz 7-6(5) 7-5. Dopo il successo dello spagnolo a Pechino, sembrava scontato un nuovo confronto tra Sinner ed Alcaraz, ma il 23enne ceco ha giocato il miglior match della carriera estromettendo l’ex numero uno del mondo. Machac si è mostrato più incisivo nei momenti decisivi, annullando sette palle break su otto e strappando il servizio all’avversario due volte a fronte di quattro occasioni avute. Al termine del match, il ceco ha conquistato solo due punti in più di Alcaraz, a dimostrare il grande equilibrio del match.
Sabato si vedrà se Machac riuscirà a ripetersi con Sinner, che ha vinto l’unico precedente disputato quest’anno sa Miami.