Come spesso accade, un battibecco può prendersi le copertine a discapito dello sport giocato. Ce ne sono tanti di esempi recenti, anche più prestigiosi per il match in questione, come quello tra Marco Materazzi e Zinedine Zidane nel corso della finale del Mondiale 2006 tra Italia e Francia, oppure quello tra LeBron James e Smith Jr in gara 1 tra i Cavs e Golden State. Nel tennis, invece, è ancora negli occhi tutti la discussione di Serena Williams contro l’arbitro Carlos Ramos agli US Open 2018 nel corso della finale contro Naomi Osaka. Nella giornata di ieri invece, nel match di secondo turno dell’ATP 1000 di Shanghai tra Fabio Fognini ed Andy Murray, è andato in scena un battibecco dopo una bravata stile Nick Kyrgios. L’ottavo confronto tra i due si è concluso in favore del ligure, che ha pareggiato i confronti con 4 vittorie a testa contro la wild card del torneo cinese. Il #10 del seeding ha vinto 7-6(4) 2-6 7-6 (2) al termine di un match di tre ore e 9 minuti di puro spettacolo e ricco di emozioni. Infatti, il britannico non è riuscito a chiudere i match dopo ben due break nel set decisivo dopo una rimonta pazzesca a suon di recuperi. Ma alla fine, l’italiano l’ha spuntata grazie al talento, e per una volta, i nervi non sono saltati a lui bensì all’avversario. Infatti, sul 5-5 15-15 servizio dell’italiano, l’inglese sale a rete e colpisce la volée entrate per centimetri ma un attimo prima, si è sentito un urlo, forse provocato da Fognini. In seguito c’è stato un battibecco con l’arbitro e lo stesso talento italiano, che ha trionfato alla fine sfruttando il nervosismo di Murray, terminando con una stretta di mano tutt’altro che cordiale. In conferenza stampa, Murray, frustato di non aver chiuso la partita per la prima volta in carriera, accusa Fognini o chiunque abbia urlato: “Stavo colpendo una volée a rete. Qualcuno ha fatto un rumore, non sapevo chi. Ho guardato nella direzione dalla quale proveniva il rumore e lui mi ha detto: “Smettila di guardarmi. Perchè mi guardi?” Ed io ero come: ‘Stavo solo colpendo la palla e qualcuno ha fatto un rumore’. È raro che capiti una cosa del genere mentre un giocatore colpisce la palla nel bel mezzo del punto. Mi ha detto che dovevo smetterla di lamentarmi. Volevo capire da chi provenisse il rumore, e veniva da lui. È una cosa che non ti è permessa fare, che va contro le regole. Mi ha detto che avrei dovuto avere senso dell’umorismo in quella situazione. Direi che nessuno di noi, in quel momento, era dell’umore giusto per scherzare o ridere.” Una situazione che Murray ricorderà molto tempo, considerando poi il match perso al termine di qualcosa di inedito: “Non è successo nulla” , ha concluso Murray a proposito di nessuna sanzione per il ligure: “Non so quali siano le regole a riguardo. Non ho mai vissuto una situazione del genere in una partita e ne ho giocate circa 800. Non mi è mai successo.”