Penultima giornata di tennis a Shenzhen, città cinese nella provincia del Guangdong. Come da tradizione, il sabato è dedicato alle semifinali, che nella mattinata italiana hanno visto fronteggiarsi prima Laaksonen e Goffin, e poi Dzumhur e Dolgopolov.
Goffin, come da pronostici, si è guadagnato l’accesso alla finale di domani, anche se ha faticato probabilmente di più di quanto pensava. Il primo set è stato combattutissimo ed è stato deciso da un tie-break di ben 16 punti, in cui a spuntarla è stato proprio il belga. Le uniche palle-break del set ce le ha avute Laaksonen nel gioco d’apertura, che però non sono state capitalizzate: nei dodici games del parziale, sono stati solamente sette per ciascuno i punti guadagnati in ricezione, segno di una grande solidità da parte di entrambi con la prima di servizio (89 percento di punti realizzati da Henri e 86 da David). Il secondo set sembrava andare sulla falsariga del primo, e quindi finire al tue-break. ma proprio nel dodicesimo e ultimo game a disposizione Laaksonen ha trovato il primo break del match, chiudendo il set 7-5 in quarantasei minuti. Il terzo set ha visto Goffin cercare da subito di ristabilire le gerarchie: il belga ha infatti breakkato nel primo e nel nono game, vincendo col punteggio di 6-3 il parziale decisivo, portandosi a casa un match che si stava mettendo per lui sulla cattiva strada.
La finale di domani sarà David Goffin contro Alexandr Dolgopolov. Il tennista ucraino ha infatti vinto in due set contro Damir Dzumhur, bosniaco che ieri aveva eliminato in altrettanti parziali la testa di serie numero uno del torneo Sascha Zverev. Per Dolgo quella di domani sarà la terza finale del 2017, dopo quella vinta a Buenos Aires contro Nishikori e quella persa per mano di Ferrer a Bastad. Per quanto riguarda gli head-to-head, è in vantaggio proprio il tennista di Kiev 2-0, anche se l’ultimo incontro risale agli US Open del 2013.
ATP Shenzhen, semifinali:
[2] D. Goffin b. H. Laaksonen 7-6(7) 5-7 6-3
[5] A. Dolgopolov b. [6] D. Dzumhur 6-3 6-4
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Solito discontinuo Dolgopolov, può anche farcela con Goffin