Che torneo, che cavalcata e che compleanno! Stefanos Tsitsipas continua a stupire tutti alla Rogers Cup di Toronto e dopo Thiem, Djokovic e Zverev batte anche Kevin Anderson (6-7, 6-4, 7-6), il quarto top 10 di fila. Nel giorno in cui compie 20 anni sarà finale, la prima in un Masters 1000 e per l’occasione ci sarà un avversario d’eccezione ad attenderlo dall’altra parte della rete: il numero 1 del mondo, Rafael Nadal, che ha battuto Karen Khachanov (7-6, 6-4) nella seconda semifinale.
CHE CUORE TSITSI – Sul cemento Kevin Anderson è un osso durissimo e si sa, ma Tsitsipas non si fa intimorire. La partita inizia con la legge del servizio che viene rispettata da entrambi in giocatori e con le palle break grandi assenti. L’epilogo è quello più scontato, il tiebreak, dove il sudafricano non fa sconti e si porta a casa il set. Ma Tsitsipas dimostra ancora una volta di avere gli attributi e soprattutto una forza mentale non indifferente per un ragazzo di vent’anni. Il ragazzo di Atene si prende subito il break (l’unico dell’intero match) che vale l’allungo decisivo e l’1-1 nel conto dei set. La guerra di nervi e di colpi continua, l’equilibrio corre su un filo sottilissimo. E sarà ancora il tiebreak a decidere il match. Il greco si costruisce due match point, ma li spreca, il secondo con un doppio fallo, e concede ad Anderson la possibilità di chiudere la partita. Ma il destino, oggi, parla greco e Tsitsi annulla col rovescio il match point del sudafricano. Da lì c’è solo il greco, che con 3 punti in fila mette le mani sul match e continua a sognare.
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RAFA NON SBAGLIA – Finale numero 18 in un Masters 1000 sul cemento per il numero 1 del mondo, che dopo la rimonta su Marin Cilic regola in due set il buon Karen Khachanov. Partita equilibrata, soprattutto nel primo set, e i meriti vanno soprattutto al Next Gen di Mosca. Khachanov risponde di potenza alle martellate di Nadal ed è bravo a reagire immediatamente dopo aver perso il servizio nel secondo game. Al tiebreak però, Nadal è esiziale a sfruttare i troppi errori del russo e conquista il set. Rafa non sconti e ha fretta di chiudere la pratica. Il break arriva presto anche nel secondo set, ma questa volta il numero 1 del mondo non si fa più sorprendere. Dopo 1 ora e 51 minuti è finale. Lo spagnolo cercherà il quarto sigillo al Masters nordamericano dopo le vittorie del 2005, 2008 e 2013.