Ormai Stefanos Tsitsipas non è più una sorpresa bensì una conferma. Dopo una stagione indescrivibile, dove il greco è riuscito a dare il meglio di sè ed a togliersi molte soddisfazioni, seppur mancando ancora all’appuntamento con il cosiddetto grande tennis, finalmente sembra aver raggiunto la sua consacrazione tennistica qui in Canada, dove è stato capace di raggiungere addirittura la semifinale, in un Masters 1000. La vittoria con Thiem ha detto tanto, ma viste alcune circostanze tra cui le condizioni fisiche non ottimali dell’austriaco si poteva pensare che non fosse da considerare come un risultato da tenere particolarmente in conto. Ieri è arrivato un brillante trionfo ai danni del campione di Wimbledon, Novak Djokovic, maturato grazie ad un tennis di altissimo livello espresso dal tennista ellenico, che non si è tirato indietro ed è riuscito a trovare il giusto mix tra testa e talento che l’ha proiettata nei quarti. Nonostante ciò, Djokovic era al ritorno dalle vacanze e si trovava a disputare il suo primo torneo post Wimbledon perciò anche in questo caso non sono mancati i punti interrogativi. Quest’oggi la vittoria che scaccia via qualsiasi, seppur per buona parte infondati, dubbio. Due set a uno contro Zverev, campione in carica del torneo, nonché fresco vincitore dell’Atp di Washington, dove peraltro aveva battuto proprio Tsitsipas in semifinale. Grazie a questo risultato, il greco balza per la prima volta in carriera in Top 20, andando ad occupare la posizione 18, almeno per il momento, ma ciò che inevitabilmente viene da dire è che non è nata una nuova stella, ma ha semplicemente iniziato a brillare. [fncvideo id=163363 autoplay=false]
Nel match odierno, a dir la verità, senza nulla togliere a Tsitsipas, le sorti sono state in gran parte decise da Zverev, che ha sprecato tantissime occasioni, ha commesso troppi gratuiti e non è riuscito ad avere quella costanza che ha spianato la strada al suo avversario. “Homo faber fortunae suae”. Ebbene il tedesco è stato autore del suo destino, ma purtroppo per lui in negativo. Nel primo set, dopo aver iniziato con un pessimo parziale di 8 punti a 0 in favore di Tsitsipas, il nativo di Amburgo ha presto invertito la rotta ed ha ripreso da dove aveva lasciato settimana scorsa, togliendo il servizio a Tsitsipas in ben tre occasioni ed assicurandosi il primo parziale per 6 giochi a 3, potendo vantare delle ottime percentuali sia in risposta sia con la prima di servizio. Nel secondo set, come da copione, Zverev è riuscito sempre a tenere il servizio e, grazie al break conquistato nel quarto gioco, si è trovato in un batter d’occhio avanti 5-2 ed ha lasciato presagire una facile conclusione, proprio come quella di pochi giorni fa. A sorpresa, però, prima sono giunti tre giochi in favore del greco, che si è portato sul 5 pari, poi diventato 6 pari, ed in seguito i due tennisti hanno dato vita ad un tie-break infinito, estremamente equilibrato e privo di omogeneità. Poche prime e tanti errori hanno portato a una scia di mini-break prolungata, che non si è interrotta neppure quando Zverev ha potuto disputare il primo match point sul suo servizio. Dal 7 pari in poi circa, gli errori si sono spostati in risposta perciò tanti servizi sono risultati vincenti, ma nessuno dei due riusciva comunque a mettere a segno l’allungo definitivo. Dopo due palle match in favore di Zverev e ben cinque set point per Tsitsipas, il tie-break si è concluso con un grave errore di Zverev, che ha spaccato la racchetta, ha ricevuto un warning ed ha incanalato un carico di pressione immenso che non gli ha permesso di giocare in maniera serena.
Nella terza frazione di gioco, tutti i demoni del tedesco si sono materializzati e, l’esito finale del match non ha avuto quasi nulla a che fare con Tsitsipas, bensì quasi tutto con Sascha, che ha fatto e disfatto in poco tempo, di fatto, buttando via un torneo. Zverev parte meglio, mettendo subito ai ferri corti il suo avversario, costretto ad annullare cinque palle break nel terzo gioco, ma incapace di ripetersi nel quinto gioco, quello dove il tedesco ha piazzato il break che gli è valso il vantaggio. Un vantaggio però durato poco tant’è che nel game seguente il greco ha addirittura conquistato il minibreak a 0. Ci si avvicina alle fasi calde del match e Zverev spreca ben tre palle break che lo avrebbero portato a servire per l’incontro, nel nono gioco, ed è qui che inizia il disastro del giovane Sascha. Avanti 30-0, nel game di servizio per rimanere nel match, perde quattro punti consecutivi e regala a Tsitsipas il più grande traguardo della sua carriera. In semifinale, il greco troverà Kevin Anderson, che ha sconfitto con un perentorio duplice 62 il bulgaro Dimitrov, dominando al servizio ma risultando davvero aggressivo ed efficace anche in risposta, tanto da mettere completamente fuori gioco il bulgaro, che ci ha indubbiamente messo del suo, ma avrebbe comunque potuto fare poco contro questo Anderson.
Atp Toronto – Quarti di finale
Tsitsipas d (2) Zverev 36 76 (11) 64
(4) Anderson d (5) Dimitrov 62 62