Tempo di quarti di finale tutti italiani nel torneo ATP 250 di Umago (terra, 482.060 euro). Nel pomeriggio arriva la splendida vittoria dello spezzino Alessandro Giannessi, classe 1990 e n. 104 del mondo, che batte in rimonta il brasiliano Rogerio Dutra Silva, n. 64, con il punteggio di 6-7(3) 6-2 7-5 dopo quasi tre ore di battaglia e dopo essere stato sotto 5 a 2 al terzo. In serata invece arriva la cocente delusione della sconfitta di Fabio Fognini, al termine di un’altra splendida maratona durata 2 ore e 19 minuti di partita piena di colpi di scena. All’inizio a trionfare è il lucky loser Andrey Rublev, dopo aver sprecato l’occasione di servire per il match sul 6-5, che ha giocato uno splendido tie-break al terzo, chiudendo 6(5)-7 6-2 7-6(2): in semifinale affronterà il tennista croato Ivan Dodig, che si è imposto 7-5 6-3 contro il belga David Goffin. Ultimo match, quello fra il combattivo Paolo Lorenzi, che si rialza dopo un terribile terzo set perso 6-1 e si aggiudica i parziali successivi 7-5 6-3 dopo due ore e 12 minuti di partita: in semifinale sfiderà Giannessi in un derby tutto azzurro.
SUPER GIANNESSI – Si sa, gli italiani maturano tardi. Lo sa il 27enne di La Spezia Alessandro Giannessi, che in quest’ultimo periodo si sta togliendo un sacco di soddisfazioni. Lo scorso giugno era entrato per la prima volta in top-100 (n. 99). Questa settimana ha superato se stesso disputando il suo miglior torneo della carriera e raggiungendo per la prima volta in carriera la semifinale in un torneo Atp, battendo il brasiliano Rogerio Dutra Silva, che curiosamente aveva già sconfitto al primo turno dell’Argentina Open in tre set (57 766 64). Alessandro parte benissimo nel primo set, volando 4 a 1 (break ai vantaggi nel secondo gioco); qualche errore di troppo però fanno rientrare il brasiliano, che si riprende il servizio al settimo gioco a 30. Le sorti sono destinate al tie-break, dove l’azzurro parte malissimo, perdendo i primi 4 punti per poi venire sconfitto 7-3. Parte in discesa anche il secondo parziale: Alessandro sale 3 a 1, ma stavolta non si fa rimontare e annulla nel quarto game ben quattro palle break di cui tre consecutive. Sul 3 a 2 l’italiano annulla altri due break e poi strappa di nuovo il servizio all’avversario a 15 prima di chiudere 6-2 grazie a due ace consecutivi. Lottatissimo il terzo, in cui Giannessi parte avanti di un break ma poi subisce quattro game consecutivi, con il brasiliano che si porta avanti 5 a 2. Da qui parte la splendida reazione dell’italiano, che sul 5 a 3 sopravvive a una pericolosa situazione in cui Silva si è trovato per ben sei volte a due punti dal match; Giannessi breakka e porta il punteggio in parità, per poi strappare nuovamente il servizio ai vantaggi e poi chiudere a 0 la battuta. Al prossimo turno Alessandro sfiderà Paolo Lorenzi, che ha sconfitto in rimonta il ceco Jiry Vesely.
RUBLEV, LA STELLA RUSSA – Certo, avremmo preferito che Fabio Fognini alzasse il braccio in segno di vittoria al termine di oltre due ore intensissime di una partita meravigliosa e piena di scambi pazzeschi e colpi di scena. Alla fine ha trionfato Andrey Rublev, giovane russo dal carattere fumantino e dall’eccezionale talento, che l’ha spuntata al tie-break del terzo set a suon di chirurgici vincenti sulla linea e una tigna tipica dei veri campioni. Ha dato tutto Fabio e non si può dire che non ha giocato male e non ha mai sprecato davvero il match (a parte alla fine del secondo set dove ‘Fogna’, una volta subito il break, ha lasciato un po’ troppo andare il parziale, pensando già al terzo); il match è stato deciso da pochissimi punti, ma semplicemente Rublev, nato a Mosca 19 anni fa e n. 74 del mondo, è stato più propositivo e guadagna così con merito la semifinale, che giocherà domani contro il croato Ivan Dodig. Il primo set parte in discesa per Fabio, che vola 4 a 1, per poi subire il contro-break a 30. Rublev sale il livello, tirando tutto e insistendo sul rovescio del ligure, per poi chiudere spesso a rete. Il set va al tie-break, dove Fabio – sotto 1-4 – mette in fila 5 punti consecutivi per poi salire 6-4. Il primo set point viene annullato da una fantastica accelerazione di dritto del russo, ma al secondo però lo scaglia in corridoio: 7-5 il risultato della frazione. Il secondo set coincide con la reazione del russo, che dal 2 a 1 inizia a tempestare Fognini di vincenti e mette in fila un parziale di 20 punti contro i 3 dell’italiano. Dopo il primo break, Fogna abbassa il livello e Rublev riporta tutto in parità senza grandi problemi. Il terzo set è molto equilibrato, con entrambi che non concedono palle break al servizio. Sul 5 pari il russo, grazie a due splendide accelerazioni sulle linee strappa il servizio a 30. Al momento di servire, però, arriva il famoso braccino: prima pasticcia a rete poi affossa un dritto, regalando sul 15-40 due palle dell’immediato contro-break. Rublev riesce a pareggiare sul 40 pari, ma poi affossa altri due colpi in rete e cede a sua volta il servizio. Arriva così il tie-break decisivo dove il russo, letteralmente indemoniato, non lascia scampo a Fabio, volando 5 a 0, grazie anche a un nastro fortunato. Fabio recupera 2 punti ma poi il moscovita non trema più e chiude con un bel vincente.
RINASCITA LORENZI – Fortunatamente la giornata si conclude con una gioia azzurra. Protagonisti della serata è Paolo Lorenzi, che batte dopo 2 ore e 32 minuti di partita il ceco Jiry Vesely, classe 1993 e n. 57 del mondo. Un’altra piccola impresa, quella del 35enne senese, che è riuscito a risalire dopo un bruttissimo terzo set perso 6-1. In semifinale il senese affronterà Alessandro Giannessi, in un derby che decreterà almeno un finalista azzurro. Il secondo set parte male, con Fabio che subisce subito un break nel primo gioco. L’azzurro, con costanza e grinta, alza però il suo livello e riesce a controbreakkare subito dopo per poi sorpassarlo nel dodicesimo game e chiudere 7-5. Anche il terzo parte in salita per Paolino, che dopo aver perso la battuta nel quarto game riesce a contro-breakkare; sul 3 a 2 l’azzurro riesce a strappare un altro servizio ai vantaggi dopo essere stato sotto 30 a 0 per poi volare 5 a 2. Non trema il suo braccio quando è chiamato a servire per il match: chiude infatti a 0, grazie anche a due ace.
A. Giannessi b. R. Dutra Silva -6-7(3) 6-2 7-5