E ne rimasero 8, ma non quelli che ci si poteva aspettare al momento del sorteggio dei tabelloni. Infatti delle prime otto teste di serie ne rimangono solo quattro, di cui tre nella parte alta del tabellone.
A fare la voce grossa nella parte inferiore è Daniil Medvedev, che non ha ancora concesso un set: battuto in 3 parziali senza storia Evans, così come era già successo a Gaquet, Koepfer e Andujar. Nei quarti si scontrerà con la rivelazione del torneo, Botic Van de Zandschulp. L’olandese non vuole smettere di sognare e, dopo essersi qualificato e aver sconfitto Ruud al secondo turno, si prende lo scalpo dell’argentino Schwartzman, numero 14 del mondo. Il numero 117 del mondo ha la meglio in cinque set, dopo aver avuto il “braccino del tennista” sui due match point nel quarto set.
L’altro quarto di finale della parte bassa vede opporsi due esponenti della NextGen: da una parte troviamo un giovane che è esploso nel circuito nel 2019 e si è già costruito una classifica sufficientemente alta per essere testa di serie anche nei Master 1000, Felix Auger Aliassime; dall’altra invece abbiamo Carlos Alcaraz Garfia, un tennista alla ribalta, che quest’anno ha già conquistato il suo primo titolo ATP ed ha 3 anni in meno del suo avversario. Entrambi sono usciti vincitori da due match non semplici rispettivamente contro giocatori ostici come Tiafoe e Gojowczyk; la differenza tra i due incontri sta nel numero di set persi: lo spagnolo ha concesso due set mentre il canadese uno solo.
La parte alta del tabellone è quella che presenta meno sorprese, con 3 dei 4 giocatori arrivati fin qui che sono tra i primi 8 del tabellone. L’unico non testa di serie è il sudafricano Llyod Harris, che, dopo aver vinto su Shapovalov al terzo turno, ha trovato il modo per disinnescare il servizio del gigante americano Reilly Opelka. Proverà a fare lo stesso anche contro Alexander Zverev, il quale si è dimostrato in grande spolvero contro Sinner, concedendo al servizio solo nel terzo set, dove è stato ad un passo dal perderlo. Il tedesco è stato bravo a sfruttare gli errori dell’italiano nei momenti decisivi del tie-break e a chiudere senza concedere alcun parziale.
L’ultimo quarto completato vede sfidarsi nuovamente Berrettini e Djokovic, match già visto sia al Roland Garros che a Wimbledon. Berrettini ha rischiato contro Otte, concedendogli il secondo set subendo l’unico break da 40-0, ma complice anche un infortunio del tedesco è riuscito a chiudere al quarto. L’italiano ha dimostrato di essere maturato, ha rispettato la sua testa di serie approdando ai quarti di finale nonostante una condizione atletica non eccezionale. È partito a rilento invece Novak Djokovic, che dopo aver perso il primo parziale per 6-1 contro l’americano Brooksby, ha carburato nel secondo ed ha regolato la giovane stella di casa, portandosi a 3 match dal Grande Slam.
Luciano de Gregorio