I primi due giorni dello Us Open 2021 hanno offerto agli appassionati match divertenti e sorprese come solo uno Slam sa fare, a partire dalle imprese degli italiani fino ad arrivare a partite molto lottate.
Il match più intenso è stato quello tra l’ex numero 1 Andy Murray e l’attuale numero 3 Stefano Tsitsipas, che non si è concluso con la fredda stretta di mano che c’è stata tra i due dopo l’ultimo punto del match, vinto dal greco, ma è continuato in conferenza stampa. Lo scozzese ha fortemente criticato i comportamenti del suo giovane avversario, che ha provato a varie riprese a spezzare il gioco culminando in un toilet break prima del parziale decisivo. I due però non hanno dato spettacolo solo fuori dal campo: la partita è stata combattuta per tutti e 5 i parziali, grazie anche a Murray che ha giocato il miglior match dall’inizio del suo calvario.
Verso la metà del secondo giorno Flushing Meadows è stata vittima di un’invasione azzurra, con 7 campi occupati contemporaneamente dai nostri portacolori. Dopo Musetti e Caruso, che hanno aperto un programma che includeva tutti e 10 gli italiani, sono scesi in campo nello stesso momento Berrettini, Sinner, Fognini, Sonego, Travaglia, Mager e Seppi, che una volta finito il suo match ha lasciato il campo a Cecchinato. Di questi 10 solo 4 sono riusciti a conquistare l’accesso al secondo turno: Berrettini, Sinner, Musetti e Seppi, che con un’ottima partita ha avuto la meglio dell’ungherese Fucsovics in un tie-break al cardiopalma vinto per 15 punti a 13.
Questo primo turno è stato anche all’insegna della NextGen: dei primi 7 della Race to Milan solo Korda, che si è ritirato nel corso del secondo set contro Basilashvili, non ha conquistato l’accesso al turno successivo, mentre hanno vinto Sinner, Auger-Aliassime, Alcaraz, Musetti, Brooksby e Nakashima.
Non tutto hanno avuto match semplici, Nakashima ha dovuto avere la meglio del più esperto connazionale John Isner a cui non ha concesso nemmeno un set, tre set a zero anche per Alcaraz che ha vinto un match insidioso contro Norrie, autore di un’ottima stagione. Una menzione speciale va fatta per il danese Rune, alla nona posizione in questa classifica, che dopo essersi qualificato è riuscito a strappare un set a Djokovic.
Per quanto riguarda i favoriti alla vittoria finale, quello che ha avuto il match più complicato è Tsitsipas con Murray, partita di cui si è già parlato; hanno vinto agevolmente Zverev e Medvedev che erano opposti a due esponenti della vecchia generazione, rispettivamente Querrey e Gasquet, che hanno racimolato le briciole. Ha concesso un set il grande favorito Djokovic che però non ha mai corso il rischio di perdere la partita vincendo tre set con grande scarto contro il giovane Rune.
Luciano de Gregorio