Al torneo Atp 250 di Valencia non sono mancate le sorprese in questa seconda giornata di primo turno. La notizia è sicuramente la clamorosa sconfitta di Nick Kyrgios nel primo turno contro il qualificato tedesco Daniel Brands. Il numero 170 del ranking mondiale, alla prima partecipazione nel tabellone principale di un torneo del circuito Atp in questo 2015, fa suo il match grazie a un grande tie break nel terzo set.
La buona partenza del bad boy australiano non lascia tuttavia presagire ciò che accadrà nel prosieguo del match: Nick sale subito sul 3-0 con un parziale di 12 punti a 3. Ma come spesso accade in questi ultimi tempi, arriva il passaggio a vuoto del giovane talento di origine greca che, nel giro di tre game, dal settimo al nono, distrugge quanto di buono aveva costruito fino ad allora, racimolando solo due punti e cedendo due break insperati al tedesco. Brands opera così il sorpasso e con il suo colpo migliore, il servizio, tiene a bada il n. 30 del mondo, portando a casa il set.
Il secondo parziale vede un Kyrgios più concentrato che, nonostante conceda un’altra palla break all’avversario nel terzo gioco, riesce a piazzare due break nel finale del set che gli consentono di allungare la partita. Il set conclusivo è molto equilibrato e arriva al tie break. L’australiano ha però un nuovo black out sul 2-2 che pregiudica l’esito del match. Il tedesco fa 4 punti consecutivi e ancora con il servizio chiude l’impresa. Sul match point sgancia il suo 14esimo ace che gli consente di accedere al secondo turno dopo un’ora e tre quarti di gioco.
Nel primo match di giornata Jérémy Chardy si fa sorprendere dall’inglese di origine slovena Aljaz Bedene. Il francese, avanti nel ranking di 17 posizioni sul suo avversario, parte bene sfruttando l’unica palla break concessa da Bedene e salendo subito sul 2-0. Ma il britannico cerca subito di reagire: non coglie l’opportunità di una palla break nel game successivo ma riesce nell’intento al quinto game. In questo inizio il francese è più determinato e infatti nel sesto gioco attacca e riallunga sul 4-2 sfruttando ancora una volta l’unica chance concessa dall’avversario. Il francese si dimostra implacabile nei punti importanti con una percentuale di palle break sfruttate del 100% (2 su 2), che gli permette di aggiudicarsi il primo set per 6-3.
Da qui in poi il match cambia musica: Chardy regge per tre game ma poi crolla inesorabilmente non riuscendo più a vincere un gioco al servizio. Bedene ringrazia e pur perdendo un break chiude il set 6-2. Nel terzo il francese riparte con più determinazione ma questa volta non trova l’acuto per trasformare in break una delle tre occasioni consecutive sullo 0-40. Il britannico si salva e passa al contrattacco: dall’1-1 vince 5 giochi consecutivi che gli consentono di chiudere il match in poco più di un’ora e mezza e di passare il turno.
La sagra dei break è andata in scena nel primo set dell’incontro tra Joao Sousa e il lussemburghese Gilles Muller. Sono 4 consecutivi tra il secondo e il quinto game che tuttavia mantengono il match in perfetto equilibrio. Da qui in poi entrambi i tennisti non concedono nessuna palla break, o quasi. L’unica occasione se la procura il portoghese, n. 46 Atp e castigatore di Bolelli a San Pietroburgo, che sul 5-5 non trova lo spunto per strappare il servizio decisivo all’avversario ed è costretto al tie break. Ultimo game equilibrato come il resto del set. Entrambi hanno due palle per aggiudicarsi il parziale e alla fine di un’estenuante battaglia, Sousa riesce a chiudere al terzo set point dopo un’ora di gioco.
Caricato dal vantaggio, il portoghese insiste cercando di affossare moralmente Muller. Piazza un break nel secondo game dopo essere salito sullo 0-40 e sembra amministrare bene il vantaggio. Anzi, nel sesto gioco, sul 4-1 si procura due palle break che hanno il sapore di match point. Il lussemburghese si difende coi denti e resiste accorciando sul 4-2 e poi riuscendo con grande ostinazione a operare il controbreak che gli consente di rientrare in partita. Ma non fa in tempo nemmeno a impattare sul 4-4 perché il portoghese si riprende il maltolto e questa volta ottiene il break decisivo che lo porta a servire per il match sul 5-3. Sbriga la pratica alla prima palla del match dopo un’ora e 40 minuti.
Gran prova del tedesco Mischa Sverev che conquista il passaggio del turno dopo una durissima battaglia decisa con tre tie break contro il brasiliano Thomaz Bellucci. Il 27enne mancino di origine italiana non fa valere il ranking cedendo il passo al numero 215 del mondo (ma già n. 44 nel 2009), fratello maggiore del più talentuoso Alexander. Una partita divertente e a tratti spettacolare, grazie anche al gioco serve and volley del tedesco, esperto di doppio, che si conclude dopo 3 ore di gioco. Benché l’incontro si sia concluso con questo punteggio, ci sono stati break in tutti e tre i set (due per parte in ogni parziale) e tantissime palle break: alla fine se ne conteranno ben 26. Il tedesco ora dovrà affrontare nel secondo turno il nostro Fabio Fognini.
Rischia grosso l’altro francese quest’oggi in campo, Benoit Paire, contro il n. 130 del mondo Norbert Gombos. Il 25enne slovacco va prima sotto di un break, salvo poi recuperare il gap e piazzare l’allungo nel sesto gioco. Sopra 0-40 Gombos si fa annullare le tre palle break consecutive dal francese ma non perde la calma e ai vantaggi ottiene l’insperato break. Da qui fino alla fine del set non perde più un punto al servizio, grazie soprattutto alla prima palla dall’alto dei suoi 187 centimetri, e conquista clamorosamente il primo set per 6-3.
Ma Paire non ci sta e comincia la rimonta. Tanto per rimettere in chiaro gli equilibri in campo brekka subito lo slovacco nel primo game del secondo parziale. Si fa però sorprendere di nuovo cedendo il contro break nel game seguente. Gombos cala al servizio e il nuovo break del francese è inevitabile: arriva nel sesto gioco. Paire impatta sull’1-1 e porta lo slovacco al set decisivo che si apre ancora con il break in favore del francese, bravo a cogliere l’unica chance concessa dall’avversario. Gombos indomito prova a rientrare nel match e si procura due preziosissime palle del controbreak sul 2-3. Questa volta, il transalpino tiene botta e mantiene il servizio. Lo slovacco ha esaurito tutte le sue risorse e cede definitivamente dopo un’ora e 40 di gioco.
A chiudere il programma è stato il derby tra Fernando Verdasco e Guillermo Garcia-Lopez, che ha visto quest’ultimo imporsi in tre set lottati. Nel primo parziale, entrambi perdono più volte il servizio, ma dopo due scambi di break Garcia Lopez trova l’allungo decisivo, che gli permette di archiviare la frazione per 6-4. Nel secondo set arriva la reazione di Verdasco, che alla quarta chance strappa la battuta al rivale e amministra poi il vantaggio fino al 6-3 in proprio favore, annullando anche una palla break. Nella terza frazione però Garcia-Lopez torna a comandare, e senza rischiare nulla nei propri turni di servizio, si issa rapidamente sul 5-2, prima di portare a casa l’incontro con il punteggio di 6-3.
Risultati:
Bedene b. Chardy 3-6, 6-2, 6-1
Sousa b. Muller 7-6(9), 6-3
M. Zverev b. Bellucci 7-6(4), 6-7(2), 7-6(5)
Paire b. Gombos 3-6, 6-3, 6-4
Brands b. Kyrgios 6-4, 2-6, 7-6(3)
Daniel b. Przysiezny 4-6, 7-6(2), 6-3