I quarti di finale dell’ATP 500 di Washington hanno visto disputare delle partite di ottimo livello, ma soprattutto non scontate affatto in termini di risultati.
A passare il turno e ad approdare alle semifinali del torneo americano sono stati Isner, Johnson, Cilic e Nishikori. Questi due ultimi, come ricorderete, sono stati i protagonisti della finale degli US Open dell’anno scorso, con la vittoria del tennista croato.
Ora in semifinale ci sarà di nuovo questo incrocio, molto positivo per il croato, da poco rientrato a pieno regime nel circuito. Il suo percorso fin qui non ha lasciato affatto a desiderare e nell’ultima partita è riuscito con l’esperienza a disfarsi del teenager Alexander Zverev, certamente più fresco di lui sotto il punto di vista fisico. Entrambi i set sono stati molto combattuti nel punteggio, tanto che si sono rasentate le due ore di gioco.
Nel primo parziale il break decisivo è stato messo a segno da Cilic nei game a oltranza, visto che fino al 5 pari nessuno dei è stato capace di confermare un break. Il secondo set ha visto salire subito il croato fino al 3-0, salvo poi subire la rimonta del giovane tedesco. Al tie-break, dopo una girandola di break e controbreak, l’ha spuntata Cilic, aggiudicandoselo per 7 punti a 3.
Al nipponico è servita tanta pazienza, ma soprattutto una grande risposta, per avere la meglio sul bombardiere australiano Samuel Groth. La chiave del primo gioco è stato il settimo game, dove Nishikori si è portato in pochi istanti sullo 0-40, con Groth al servizio. Quest’ultimo è stato bravo ad annullare prepotentemente tutte le occasioni di break, ma alla distanza e alla 5 palla break ha dovuto alzare bandiera bianca e cedere il proprio turno di servizio.
Un gioco da ragazzi per Kei mantenere il servizio fino al termine del set. Il secondo parziale si è aperto con un game lunghissimo, dove Groth ha rischiato ancora una volta di passare subito in svantaggio. Alla fine l’australiano si è salvato ma poco dopo non ha potuto niente e Nishikori è passato abilmente a condurre. Nel decimo gioco, tenendo il servizio a zero, il nipponico ha strappato il pass per la semifinale.
Steve Johnson ha sconfitto nel derby a stelle e strisce la quindicesima testa di serie del torneo, Jack Sock. Il primo set è stato piuttosto equilibrato e l’insidioso back di rovescio di Johnson ha creato non pochi problemi al connazionale, incapace di esprimere appieno la propria aggressività. Il parziale ha seguito l’ordine dei servizi, senza mai regalare una palla break a nessuno dei due tennisti in campo. Nel tie-break sono arrivati i primi scossoni che hanno visto Johnson prevalere sull’avversario.
Il secondo set ha riservato più colpi di scena, anche se è sembrato che Sock sia uscito dal match prima di quanto potesse. L’esigua durata del parziale, appena 27 minuti, la dice lunga sul calo avuto da quest’ultimo, anche dal punto di vista mentale. Dopo essere riuscito a tenere il servizio nel primo game, infatti, ha subito un parziale di 6 giochi a 0, che ha permesso a Johnson di raggiungere la semifinale nel torneo di casa.
Qui affronterà nuovamente un connazionale, John Isner, uscito vincitore dal confronto contro Richard Berankis. Il bombardiere di Greensboro, ha affondato con ben 20 ace le resistenze del lituano. Il primo set parte in maniera equilibrata, con entrambi i tennisti che tengono agevolmente la battuta. Già nel quarto game Isner si porta 0-40 in risposta, ma Berankis riesce a recuperare i tre punti di svantaggio, annullando agevolmente le tre chance di break. Ciò però non basta dal momento che Isner se ne procura altre due e all’ultima piazza il break, che gli ha permesso di conquistare successivamente il set.
Nel parziale successivo l’ordine dei servizi è mantenuto per tutta la durata del set, eccezion fatta per il dodicesimo game, quando Berankis si porta immediatamente sullo 0-40 e alla prima occasione conquista break e set. L’ultimo parziale è il più movimentato in termini di break. I primi game fanno pensare a un crollo del lituano, che si ritrova ad inseguire 3-0 sotto, con due break da recuperare. Nel quarto game si scuote e ne recupera abilmente uno, ma nei successivi game Isner riesce a tenere abilmente il servizio, chiudendo in bellezza con un break nel nono game che gli vale la vittoria finale.
I risultati:
(8)John Isner (USA) d. Ricardas Berankis (LTU) 63 57 63
Steve Johnson (USA) d. (15)Jack Sock (USA) 76(5) 61
(3)Marin Cilic (CRO) d. Alexander Zverev (GER) 75 76(3)
(2)Kei Nishikori (JPN) d. Samuel Groth (AUS) 64 64