Quando Nick Kyrgios trova la settimana giusta non ce n’è per nessuno. Lo sa bene – o almeno da oggi lo saprà – anche Daniil Medvedev, che ha perso la finale odierna senza mai cedere il servizio, arrendendosi solamente al tie-break in entrambi i set. Dopo il brillante cammino in quel di Acapulco, dove aveva conquistato il titolo in febbraio, l’australiano riesce a ripetersi nella capitale degli States e si aggiudica il secondo titolo in stagione, nonché il secondo Atp 500. Proprio in virtù di ciò i punti guadagnati da Kyrgios in classifica non sono pochi, tanto da permettergli di far ritorno in Top 30, alla 27ª posizione. Nick vince divertendosi e facendo divertire e, seppur non abbia dato spettacolo quanto nella semifinale contro Tsitsipas, ovviamente anche per via della differente posta in palio, il tennista di Canberra ha deliziato gli spettatori con delle giocate spaziali anche quest’oggi, prima di concludere il match con quello che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica in questi ultimi giorni, vale a dire il consulto con un tifoso su dove servire in occasione del match point. Anche quest’oggi è andata bene a Kyrgios, consigliato perfettamente da una signora in prima fila, che ha chiuso con il servizio conquistando un altro titolo su cemento – tutti e sei sono arrivati su questa superficie – e succedendo nell’albo d’oro a Sascha Zverev, l’avversario battuto nell’altra finale vinta in stagione. Settimana davvero positiva per l’australiano, che ha riscosso particolare successo tra gli appassionati, riscattandosi dopo alcuni comportamenti in passato non molto graditi. Lo spettacolo che offre in campo e l’unicità dei suoi match, però, non possono che far piacere alla gente, la quale si diverte e spesso si vede strappare un sorriso.
Finale avara di palle break e dominata dai servizi, non a caso in entrambi i set è stato necessario l’intervento del tie-break per rompere l’equilibrio. Nella frazione inaugurale, solamente in un’occasione il ricevitore è arrivato a 30, in questo caso Medvedev, mentre Kyrgios ha conquistato appena un punto in sei games. Nel jeu decisif, invece, la situazione si è totalmente capovolta, con il russo che ha dilapidato un vantaggio di ben due minibreak, concedendo ben tre punti in risposta al suo avversario e commettendo diversi errori gravissimi che lo hanno condannato. Nonostante un set point a suo favore, il suo avversario si è imposto per 8-6. Nel secondo parziale, invece, i servizi sono stati meno incisivi, o quanto meno i ricevitori sono stati più bravi, ma ciononostante di break point non ce n’è stata neppure l’ombra. L’australiano è stato quello che è andato più vicino ad assaporarne il gusto, trovandosi 30-0 sul turno di servizio dell’avversario, ma un glaciale Medvedev ha subito riportato tutto alla normalità. Nel tie-break, ancora una volta è stato Kyrgios ad essere più cinico, mettendo a segno l’allungo decisivo prima di chiudere con un ace, il numero 18 dell’incontro.
N. Kyrgios b. D. Medvedev 76(6) 76(4)