GOFFIN SCORAGGIATO – Primo singolare in programma per le 15: Roger Federer contro David Goffin. Lo svizzero arriva al gran finale senza aver brillato, ma il passato ci insegna che questo Federer è in grado di trovare il suo miglior tennis proprio nei momenti in cui ne ha bisogno – e questo potrebbe essere un riassunto della sua stagione 2017. Goffin, invece, ha disputato un buon match contro Nadal, ma ha poi subito un netto knockout da Dimitrov e si è qualificato battendo il diretto rivale Thiem in una partita facilitata dalla stanchezza di quest’ultimo. I 6 precedenti sono tutti per Roger, che poco tempo a Basilea fa ha anche rifilato al belga un disarmante 61 62. Come da sua stessa ammissione, per David non sarà facile trovare un’idea di gioco che gli permetta di battere il 6 volte campione alle Finals, non potendolo impegnare in uno scontro fisico che, al momento, sembra l’unico modo per fiaccarlo.
TOLLERANZA ERRORI ZERO – Il secondo posto per la semi andrà invece al vincitore fra Grigor Dimitrov e Jack Sock, partita che si giocherà alle 21. Dagli H2H risulta che Grisha abbia avuto la meglio sul “calzino americano” solo una volta, nel 2014, per poi perdere tutti i tre successivi match (l’ultimo, quest’anno a Indian Wells 36 63 76(7)). La differenza è che questo Dimitrov non è lo stesso: il bulgaro arriva al tabellone con un solo set e pochissimi game persi, dopo aver letteralmente annichilito Pablo Carreno-Busta e David Goffin. Una continuità nuova, unita alla solita classe, gli assegnano l’onere del pronostico. Ma Jack Sock sembra avere preso gusto a ribaltare le aspettative, ed è il tipo di giocatore che, in situazioni fragili come 44 o 55, è in grado di tirare fuori dal cilindro qualche servizio o dritto potente e chirurgico per chiudere in suo favore un parziale senza che l’avversario se ne renda conto – e le partite fra i due sono sempre state tirate, risolte al terzo set. Vedremo se il 9 del mondo riuscirà a prolungare il “sogno americano” che sta vivendo dal Master 1000 di Bercy.