Australian Open: qualche previsione sul tabellone maschile

Il primo slam dell'anno è alle porte ed il tabellone appena uscito non fa che alimentare speranze e dubbi. Chi sarà il primo vincitore di Slam dell'anno? Chi sarà l'unico in grado di completare il Grand Slam ?

In giornata è stato sorteggiato il tabellone dell’Australian Open, che comincerà settimana prossima sotto il sole cocente di Melbourne. Spesso, oltre allo stato di forma di ogni giocatore, a contare molto ai fini del risultato finale è anche il percorso che ognuno si troverà ad affrontare, perchè, come ovvio che sia, una strada costellata di buoni giocatori potrebbe stancare chiunque in vista della finale o della seconda settimana, che, giocata con pochi match nelle gambe essendo ad inizio stagione non è facile da gestire per chiunque.

Data appunto l’importanza del tabellone, andiamo a vedere, per ogni big, che cosa ci dovremo aspettare, dando anche una nostra visione di come potranno andare i match.

Partendo dalla parte alta, Novak Djokovic, numero uno al mondo, ha un tabellone abbastanza facile nel suo inizio, un qualificato al primo turno ed il vincente di Kuznetsov – Ramos al secondo non lo possono preoccupare, così come il pur ostico Verdasco, probabilmente, al terzo. Ottavi di finale con la prima sfida veramente insidiosa per il numero uno al mondo, che potrebbe incontrare uno tra Isner, Thiem e Bautista Agut, con il primo decisamente favorito tra i tre per dare spettacolo sul centrale, in un match combattuto che vedrà la vittoria di Nole, si, ma al quinto. 
Ai quarti di finale, per Novak Djokovic, l’ostacolo sarà Milos Raonic, che, lanciatissimo dalle vittorie precedenti, sconfiggerà anche Djokovic e volerà per la prima volta in semifinale agli Australian Open.

In questa parte di tabellone si segnalano le interessantissime partite di Juan Martin Del Potro, al rientro dall’infortunio al polso e già parso in non pessima condizione a Sydney, contro Jerzy Janowicz, polacco tanto altalenante quanto scorbutico in campo, e quella tra i due francesi Gael Monfils, estroso estroverso dai colpi spettacolari, ed il ventenne Lucas Pouille, alla ricerca di una conferma degli ottimi risultati ottenuti fin qui.

Scendiamo e troviamo la parte di tabellone dedicata alla testa di serie numero 4, il campione uscente, Stanislas Wawrinka, che comincerà la sua ascesa al riconfermarsi campione contro Marsel Ilhan e Pablo Andujar al secondo turno. Tutto liscio per Stan nei primi due turni, così come al terzo turno, in cui lo sfidante sarà con tutta probabilità il finlandese Jarkko Nieminen.
Ottavi di finale interessanti invece, con lo svizzero che sarà opposto ad uno tra Dolgopolov, Pospisil o il nostro Fognini.

Nella mia visione personale, ad assicurarsi la sfida agli ottavi con Wawrinka sarà Pospisil, che al termine di un match orribile del numero quattro al mondo si guadagnerà l’accesso ai quarti di finale, dove ad attenderlo ci sarà Kei Nishikori, il quale, fatti fuori in rapida successione Almagro, Dodig, Giraldo e Ferrer capitolerà al cospetto della furia della foglia d’acero, che andrà a completare una semifinale tutta canadese.

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Entriamo nella parte bassa del tabellone, in cui vediamo impegnati Rafael Nadal e Tomas Berdych. Il primo, al rientro dall’infortunio e reduce da una lunga pausa, si vede opposto al russo Mikhail Youzhny al primo turno e, in tutta sincerità, potrebbe scapparci la sorpresa già al primo giorno di torneo. Un Youzhny in forma contro un Nadal non al meglio potrebbe essere già il capolinea per lo spagnolo, che ha da difendere i 1.200 punti dello scorso anno, quando conquistò la finale.

Riuscisse a superare il primo turno, Nadal se la dovrà vedere con uno tra Luke Saville, giovane australiano, ed un qualificato, prima di essere opposto a Rosol nel terzo turno. Questa potrebbe essere molto dura per Nadal, ma se riuscisse a superare anche questo ostacolo, il turno successivo, con uno tra Gasquet ed Anderson, potrebbe essere davvero il capolinea per Nadal, che, in ogni caso, non dovrebbe riuscire a riconquistare la finale nella terra dei canguri. Con Anderson, mio personale favorito per arrivare ai quarti, ci sarà Tomas Berdych, che al primo turno avrà da superare Falla, poi Estrella Burgos ed al terzo, probabilmente, Vesely. Negli ottavi ci sarà uno tra Kohlschreiber, Tomic, oppure il vincente della sfida di primo turno tra Gulbis e l’astro nascente Thanasi Kokkinakis, col secondo in rampa di lancio e favorito per la vittoria. Berdych, poi, si guadagnerà il posto in semifinale ai danni di Kevin Anderson.

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Ultima parte di tabellone con l’attesissimo Roger Federer, ma soprattutto densissima di talento, con i giovani Kyrgios e Coric, ma anche Andy Murray e Grigor Dimitrov, passando per il nostro Bolelli. Roger se la vedrà con Yen Hsun Lu al primo turno e con il nostro Simone al secondo, sperando esca vincitore dalla sfida contro Juan Monaco. Già qui potrebbero esserci le prime fatiche per Roger, che con Bolelli vincerà, faticando tuttavia un pochino più del previsto.

I dolori veri, per Roger, arrivano al terzo turno, con il lanciatissimo Coric che dovrebbe e potrebbe uscire vincitore sia contro Chardy che contro Istomin o Seppi, guadagnandosi dunque il terzo con Federer, e qui Roger dovrà sudarsela, perchè il croato non ha remore o timori reverenziali nei confronti di nessuno. Ottavi di finale per Federer contro Kyrgios, tabellone abbastanza facile per l’oriundo australiano, con Delbonis, Karlovic e Robredo prima del numero due, che estrometterà con ogni probabilità dal torneo l’ultima speranza australiana rimasta in gioco.

Sarà però il penultimo match di Roger, perché i quarti che lo vedranno opposto ad un Andy Murray rinato saranno fatali allo svizzero, che uscirà sconfitto dal match contro il britannico che si conquisterà, dopo gli scalpi di Matosevic, Klizan e Dimitrov, anche quello di Federer, per volare in semifinale.


Quarti di finale:

<1> Djokovic – <8> Raonic
<5> Nishikori – Pospisil
<7> Berdych – <14> Anderson
<2> Federer – <6> Murray

Semifinali:

<8> Raonic – Pospisil
<7> Berdych – <6> Murray

Finale:

<8> Raonic – <6> Murray

Il nostro pronostico rispecchia indicativamente i valori espressi allo scorso Us Open, vale a dire, l’incertezza più assoluta, con gli outsider a farla da padroni. Sarà così anche a Melbourne oppure riusciranno a tornare in alto i big? 

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