Che giornata! Quante emozioni! La lunga domenica australiana, conclusasi solamente oltre la mezzanotte con lo psicodramma tra Dimitrov e Murray, ha riservato sprazzi di grande tennis, tra battaglie infinite e match a senso unico, chiudendo così ufficialmente la prima settimana dell’Australian Open. Ora si entra nel vivo del torneo, con tutti i più forti giocatori del mondo impegnati nella conquista del primo Slam stagionale. Non sappiamo chi la spunterà, ma di sicuro le sorprese non si faranno attendere. La parola ai protagonisti del Day7!
Ad aprire le danze, sulla Rod Laver Arena, in campo maschile, sono stati Rafael Nadal e Kevin Anderson. Dopo un inizio non proprio convincente del maiorchino, la pratica contro il sudafricano è stata archiviata senza troppi patemi, ed ora i media iniziano a guardarlo con occhi diversi. Sarà di nuovo il protagonista assoluto? “Sono felice di essere di nuovo nei quarti di finale, qui a Melbourne. Questo è il miglior match del mio 2015 e sento che il mio fisico sta iniziando a rispondere meglio, match dopo match. Non posso dire se sono il favorito, sarebbe pretestuoso. Sono arrivato qui dopo 7 mesi di stop e con un misero primo turno racimolato in Qatar.” Riguardo l’episodio della bottiglietta ed il match contro Tomas Berdych, ammette: “Il fatto che sia caduta la bottiglietta non mi ha disturbato per niente. E’ solo una sciocca routine, ed un simpatico episodio. Tomas è un ottimo giocatori, ormai ai vertici da anni. Abbiamo giocato qui nel 2012 ed è stato un match duro. Dovrò restare concentrato e dare il meglio di me.”
Prestazione molto convincente di Tomas Berdych, che ha spazzato via Bernard Tomic, apparso in difficoltà e scarico, complici forse le maratone dei giorni precedenti. Il ceco, che anche lo scorso anno si era mostrato a suo agio con i campi di Melbourne, conferma le buone condizioni messe in mostra a Doha e si guadagna i quarti di finale, proprio contro lo stesso Nadal. “Mi piace molto questo posto, ci torno volentieri e sempre molto carico. Mi sento forte sia fisicamente che mentalmente, e spero di potermela battere con Rafa. Siamo ormai agli sgoccioli.”
Polemico invece il suo rivale, Tomic che ha espresso alcune remore nei confronti dell’organizzazione del torneo: “Il programma di gioco quest’anno è stato ridicolo, ne parlavo anche con Hewitt. Anche Kyrgios non ha mai giocato sul Centrale. Quando ho visto certi match sulla Rod Laver Arena, sono rimasto basito. Chiederò a Tiley!”
Arriviamo ora al match clou di giornata, la battaglia infinita tra Nick Kyrgios ed Andreas Seppi, conclusasi solamente 8-6 al quinto in favore dell’australiano, dopo che quest’ultimo aveva rimontato due set all’altoatesino, annullando anche un match point. “Sono ancora amareggiato dalla sconfitta. E’ normale che uno sia infastidito dopo aver perso una battaglia del genere, avendo avuto anche un match point. Già nei primi due set sentivo che non stavo esprimendo il mio miglior tennis. Anche il fisico l’ha fatta da padrone, lui è salito con il passare del tempo, io sono sceso. Il pubblico non mi ha disturbato, è normale che abbia tifato per lui. Ci sta. Il mio prossimo torneo? Gli Us Open (scherza, ndr).”
Nick Kyrgios appare ovviamente più rilassato ed eccitato dalla vittoria: “Non avevo giocato tante partite tre su cinque fino ad ora, e non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo. Ero nervoso, ma allo stesso tempo volevo vincere ed il sostegno del pubblico è stato vitale. Il momento di svolta è avvenuto con il break nel terzo set. Ho sentito che la partita stava girando in mio favore. Rispetto a Wimbledon, questa partita ha un sapore diverso, perchè è una conferma e partivo con aspettative diverse. L’Hisense Arena è ufficialmente il mio campo preferito!”
A chiudere il programma maschile, in sessione notturna, sono scesi in campo Grigor Dimitrov ed Andy Murray, in un remake della sfida di Wimbledon 2014. Avanti di un set e con varie occasioni per portarsi 2-0, Murray deve cedere il secondo parziale al bulgaro, prima di staccarlo nuovamente nel terzo parziale. Il quarto set è uno psicodramma, con il bulgaro avanti 5-2, ma rimontato dallo scozzese che va a chiudere 7-5 la pratica, con un nastro fortunato sul match point. “Penso di aver giocato bene. E’ difficile mantenere alto il livello d’intensità per tutto il match. Nel terzo sono rientrato in partita dettando un sacco di punti e giocando bene tatticamente. Sul 6-5 del secondo ho giocato un brutto game. Nel quarto set lui ha cercato di accorciare i punti, specie in risposta, sia sulla prima che sulla seconda. Perciò ho pensato che fosse stanco e ho allungato gli scambi. Mi sento meglio fisicamente rispetto a un anno fa agli US Open o proprio qui a Melbourne. Sul piano fisico è stata la mia miglior partita da quando sono andato sotto i ferri per la schiena. Non mi sono sentito stanco, bensì fresco. Kyrgios? Sicuramente martedì l’atmosfera sarà diversa, avrà il sostegno del pubblico. Mi aspetto un match differente rispetto a quanto successo a Toronto lo scorso agosto“.
Giorgio Lupi (Twitter: lupi_giorgio)