Non uno, non due ma ben cinquantadue: questo è il numero degli incontri che due dei giocatori più forti di sempre hanno giocato contro.
Seguendo rigorosamente la volontà del seeding, il numero uno del mondo Novak Djokovic è arrivato in finale, seppur cedendo due set. Nessun problema, invece, per la seconda testa di serie Rafael Nadal, che ha superato tutti gli avversari cedendo la battuta appena due volte nel corso del torneo.
Due percorsi diversi, più convincente uno e meno l’altro, ma che si sono ricongiunti nelle semifinali, in cui entrambi hanno dominato senza esitazione.
I precedenti vedono Novak Djokovic avanti per 27 vittorie a 25, l’ultima nella semifinale di Wimbledon dello scorso anno, che finì per 10-8 al quinto set.
Ben 19 match si sono giocati sul cemento outdoor e in questa circostanza i dati parlano chiaro: 14 vittorie per Djokovic contro le 5 di Nadal.
L’ultima vittoria del maiorchino su cemento contro Nole è arrivata durante la finale degli US Open 2013, quando probabilmente Rafa ha espresso il suo miglior tennis sul veloce.
Il 2019 di Djokovic non era iniziato nel migliore dei modi, con delle vittorie poco convincenti su Dzumhur, Fucsovics e Basilashvili prima di arrendersi ad un ottimo Bautista Agut. Le sensazioni prima degli Australian Open non erano le migliori, ma in un torneo così importante il campione serbo ha superato ogni difficoltà e ha rispettato i pronostici, volando fino alla finale convincendo sempre di più match dopo match.
Il torneo di Nadal, invece, era una vera e propria incognita. Lo spagnolo avrebbe dovuto giocare l’ATP 250 di Brisbane, ma per l’ennesimo problema muscolare ha dovuto dare forfait per evitare ulteriori problemi in vista di Melbourne. Proprio agli Australian Open Nadal ha inaugurato la sua stagione, dando sin dall’inizio l’impressione di essere in gran forma, sempre di più con il passare degli incontri. Concentrato, aggressivo e solido al servizio come poche volte prima, almeno sul veloce. Senza perdere nemmeno un set, è approdato in finale, approfittando anche di un tabellone competitivo ma non impossibile.
COME SETTE ANNI FA – Djokovic vs Nadal sarà il remake della finale degli Open d’Australia del 2012, match che detiene il record di finale slam più lunga dell’Era Open con le sue 5 ore e 53 minuti. Djokovic fu il vincitore del torneo, ma entrambi ne uscirono stremati e furono costretti addirittura a sedersi su una sedia, in preda ai crampi, durante la premiazione.
La finale di sette anni fa si concluse per 7-5 al quinto set: nessun 70-68, nessuna battaglia di servizi ma tanti lunghissimi scambi da fondocampo, conditi di difese estreme e contrattacchi incredibili.
Domani mattina alle 9:30 italiane avrà inizio una delle finali slam più attese degli ultimi anni, senz’altro spettacolare ed equilibrata. Le quote vedono il serbo leggermente favorito, com’è normale che sia visti gli head to head, ma il Nadal visto in queste due settimane sembra grandi possibilità di vittoria, o perlomeno di mettere in grande difficoltà Djokovic. Con ogni probabilità vedremo un match equilibrato come quello del 2012, ricco di break e controbreak, recuperi e smorzate prestigiose.
In ogni caso sarà un record: nessuno ha mai vinto gli Australian Open sette volte, perciò Djokovic potrebbe essere il primo a riuscire nell’impresa; Nadal, invece, potrebbe essere il primo nell’Era Open a completare il Career Gran Slam per due volte, ovvero vincere tutti gli slam almeno due volte. Comunque vada, sarà un match che passerà alla storia.