Dal piacere di avere 2 tennisti italiani ancora in tabellone, fino alla soddisfazione di Federer di aver avanzato il turno in tre set. Si è detto di tutto in questa lunga giornata appena trascorsa in quel di Melbourne, e siamo solo alle prime battute della seconda parte del torneo, nei match che contano per la vittoria finale.
FABIO IN FORMA- Splendida la vittoria di Fabio Fognini, che elimina il francese Benneteau in cinque set, nel quale Fognini ha sempre avuto in mano il pallino del gioco, concedendo i due set prima con una partenza a rilento, e poi per un calo fisico e di concentrazione, che lo hanno costretto agli straordinari nel quinto set. Felice in conferenza, che dichiara:” Non avevo mai giocato così bene ad inizio anno, sto bene anche a livello fisico. Probabilmente ho sfruttato il fatto di essermi fermato prima a fine stagione per un problema al ginocchio . In questo modo ho potuto fare un’ottima preparazione. Forse ha raggiunto questo livello solo nel 2014, ma comunque se sto bene fisicamente il resto viene di conseguenza”. Come dicevamo, non è stato facile battere Benneteau, come lo ha confermato anche lui:”Sono partito contratto, anche perchè lui non mi faceva scambiare e giocava molto bene. Poi nel secondo e terzo set sono riuscito a tenere un livello molto alto di gioco, oserei dire quasi perfetto. Purtroppo nel quarto set sono calato al servizio e il mio avversario ne ha approfittato, anche se ero riuscito anche a recuperare il break prima di perderlo nuovamente. Mi sono accorto che accusava la stanchezza, soprattutto quando riuscivo a metterlo sotto pressione sul dritto. Io invece sono riuscito a rimanere lucido: vincere qui a Melbourne per me vale doppio, perchè ho sempre fatto fatica tranne proprio come detto prima nel 2014.”
PARLA ROGER- Contento anche Roger Federer, che si è sbarazzato del francese Gasquet in tre set:” Sono contento di aver alzato il livello nei momenti clou. È stata dura, come dimostra il punteggio. Avrei potuto chiudere forse in modo più rapido, ma sono contento. Oggi le condizioni erano totalmente diverse. Dal 10% di umidità al 75. Si sudava da pazzi”. Roger continua la sua intervista, rispondendo anche ad una domanda su come il suo servizio sia veramente diverso rispetto alle scorse stagioni, molto più difficile da rispondere:” La risposta è tutta sulla forma fisica, e dunque, sulla schiena che mi ha causato problemi nel passato, stare bene con la schiena è fondamentale. Quando hai quei problemi, sei spaventato o non hai fiducia nel tuo corpo, ti toglie quel 20-30% che ti fa rendere la metà di quanto tu non possa fare. Quando sei libero, puoi servire in più angoli ed essere più costante”.
NOLE, CI SONO PROBLEMI?- Un fantastico Djokovic è stato quello che abbiamo visto in campo contro Albert Ramos Vinolas, che però è stato costretto a chiamare 2 volte il fisioterapista in campo. Le domande ovviamente, erano mirate su questo:” Non era niente di grave. Ho chiamato il medical time out perché ne avevo bisogno, ma allo stesso tempo non era niente di serio da non potermi permettere di continuare, non giocavo da sei mesi, questo va preso in considerazione. Qualche giorno fa ho disputato una lunga partita contro Gael. Nel corso della mia carriera non mi è successo molte volte di avere dei muscoli tesi, ma ora è una situazione diversa. Non mi era mai accaduto di non gareggiare per sei mesi, ecco perché devo essere molto cauto ogni giorno e prendermi cura del mio corpo allenandomi bene”.[fncvideo id=37823 autoplay=false]
DELUSIONE ZVEREV- Non si da pace Alexander Zverev, eliminato oggi dal coreano Chung. Ennesima eliminazione per il tedesco prima di arrivare alla seconda settimana di uno Slam, dimostrando come nei grandi appuntamenti, ha sempre fallito le attese:”Abbiamo giocato molto bene entrambi per quattro set. Non penso sia andata così male. Anche nel quarto set dopo essere stato brekkato ho giocato bene e ho avuto possibilità di fargli il contro-break. Poi nel quinto è successo tutto così velocemente che non ho avuto il tempo per capire. Sicuramente non è un problema fisico. Dovrò capire perché mi succedono queste cose sempre nei momenti decisivi negli Slam. È successo a Wimbledon, a New York e qui. Sono ancora giovane, quindi ho tempo. Penso abbia a che fare col fatto che sono degi Slam, per la pressione che ho addosso, anche perché negli altri tornei negli ultimi anni il mio bilancio nei tre set è decente”.