Ennesima, interminabile maratona agli Australian Open per Novak Djokovic. Il numero 1 del mondo quest’oggi ha dovuto faticare non poco per sbarazzarsi di un Gilles Simon eccezionale, che ha messo in mostra un tennis solido e preciso, come suo solito, costringendo il proprio avversario al quinto set. Al contrario, Nole è apparso tutt’altro che brillante: tantissimi gli errori gratuiti alla fine, colpi lenti e corti che non facevano male al transalpino e, almeno apparentemente, una ferocia agonistica ben sotto i suoi standard.
Nel primo set, Djokovic inizia a mettere pressione in risposta fin dai primi game, strappando poi il servizio al transalpino sul 2-1. In vantaggio di un break, però, il serbo smarrisce a sua volta la battuta, rimettendo in gioco il suo rivale che, sul 3 pari, si issa fino a palla break. In qualche modo il cinque volte campione del torneo riesce a salvarsi e, scampato il pericolo, cambia marcia aggiudicandosi la frazione con il punteggio di 6-3, grazie ad un chirurgico break nell’ottavo gioco. Anche nel secondo parziale è Djokovic quello a procurarsi più chance: saranno ben 11 alla fine del set le chance di break a disposizione del numero 1. Alla fine, però, un po’ per errori propri un po’ per meriti di Simon, che sale notevolmente di livello, Novak non riesce a convertirle, ed è dunque costretto a tie-break. Qui incredibilmente, visto l’andamento del parziale, è il francese a dominare, volando in vantaggio per 6-1 in poco tempo e archiviando il parziale in proprio favore.
Come prevedibile, e come si auspicava il pubblico, che alla fine intonava “Nole, Nole!”, arriva la reazione di Djokovic in avvio di terzo set. Dopo aver tenuto il servizio, infatti, il serbo riesce scardinare quello del transalpino, portandosi sul 3-0. Ma la giornata per Djoko non è delle migliori, e con quattro errori gratuiti a dir poco insoliti, per lui, concede il contro-break a Simon, bravo a restargli aggrappato. Il francese, al contrario del suo avversario molto falloso, tesse al meglio le sue ragnatele, fatte di colpi precisi ma anche insidiosi, costringendo Djokovic ad accorciare spesso e a giocare in difesa. Sul 5-4, però, il numero 1 del mondo riesce a trovare il guizzo decisivo, e dopo alcuni scambi estenuanti conquista il break decisivo.
A questo punto, l’inerzia sembra essere dalla parte del serbo. Nei primi game del terzo parziale, Novak annulla tre pericolose palle break, rimanendo così in vantaggio. Il set procede all’insegna dei servizi, e anche se non arriva il tanto agognato break, Nole sembra sempre in controllo, prossimo al successo. Ma proprio quando tutti si aspettano una svolta in favore del campione, Simon dimostra tutta la sua grinta, togliendo nel nono gioco la battuta al suo avversario e portando a casa il set. E si arriva dunque al quinto set. E, come ci ha dimostrato ormai innumerevoli volte, è qui che Novak tira fuori il meglio, dimostrando quanto sia un campione: dopo quattro set conditi da errori, esitazioni e un pizzico di nervosismo, incredibilmente il serbo cambia completamente marcia: le palle che prima erano a metà campo, ora sono più profonde, gli errori diminuiscono e, in men che non si dica, il transalpino si ritrova sotto 5-1, ad un passo dalla sconfitta. Simon non vuole darsi per vinto: strappa uno dei due break a Djokovic, annulla due match point, ma alla fine deve arrendersi, con il punteggio di 6-3 6-7(1) 6-4 4-6 6-3 in favore di Nole. La vittoria, nonostante i 100(!) errori gratuiti, è sicuramente un aspetto positivo per il numero 1 del mondo; ma, senza dubbio, sono troppi gli elementi negativi messi in mostra quest’oggi, e sarà fondamentale per lui alzare il livello.
Ai quarti di finale Djokovic troverà Kei Nishikori. Il giapponese ha avuto la meglio in tre set di Jo-Wilfried Tsonga, che ha palesato durante l’incontro un problema fisico alla schiena, che ha probabilmente influenzato in negativo la sua prestazione. Nishikori ha sempre comandato il gioco, con ottime percentuali sia al servizio che in risposta, e pur con qualche passaggio a vuoto nel primo set non ha avuto troppi problemi, imponendosi con il punteggio di 6-4 6-2 6-4. Si prospetta dunque un quarto di finale interessante contro il campione in carica: i precedenti sono di 5-2 in favore del serbo, ma è il nipponico ad aver vinto l’ultimo incontro in un Major. E, visto il pessimo Djokovic di oggi, non sembra affatto impossibile un successo di Nishikori, che dovrebbe finalmente dimostrare di non essere solo un buon giocatore dall’alto potenziale.
Ha dovuto combattere anche Thomas Berdych, messo con le spalle al muro, in particolare nei primi due set, da un grande Roberto Bautista-Agut. Lo spagnolo ha costretto il numero 6 del mondo al quinto parziale, cedendo però con il punteggio di 6-3 nella frazione decisiva. Berdych ha tenuto ottime percentuali al servizio, ma stonano non poco i numerosi errori gratuiti, di gran lunga superiori ai vincenti. Ora il ceco attende ai quarti di finale uno tra Roger Federer e David Goffin.
I risultati:
[1]N.Djokovic b. [14]G.Simon 6-3 6-7(1) 6-4 4-6 6-3
[7]K.Nishikori b. [9]J.Tsonga 6-4 6-2 6-4
[6]T.Berdych b. [24]R.Bautista Agut 4-6 6-4 6-3 1-6 6-3