Becker: “Penso che Agassi per Nole sia una scelta eccellente”

Rinnovarsi a questo punto della sua carriera rinunciando a tutto il suo team, compreso il suo allenatore storico, Marian Vajda, secondo Becker è stata una mossa vincente. Dopo tanti anni le esigenze del campione di Belgrado sono sicuramente cambiate e quindi è giusto che cerchi qualche cosa che meglio si adatti a quello che è oggi

COSA NE PENSI BORIS? – Andre Agassi sarà il nuovo coach di Novak Djokovic, e questa è la notizia della settimana. Ma cosa ne pensa a riguardo Boris Becker, suo ex allenatore e ex antagonista del tennista di Las Vegas? “Non è una sorpresa- ha detto il campione tedesco al Telegraph in un’intervista- è da tempo che sentivo questo nome. Mi sento spesso con Novak e sono d’accordo con questa decisione. Penso sia una scelta eccellente. La personalità e il carattere di Andre insieme al fatto che sia coinvolto nella fondazione di Novak sono molto importanti”

UNA COMBINAZIONE VINCENTE – “Avrei preferito che avessero cominciato questa collaborazione a Monte Carlo e non al Roland Garros, in modo da avere più tempo per conoscersi. Ma auguro loro tutta la fortuna di questo mondo e spero che possano avere una collaborazione di successo. Tanto dipende dalle prossime due settimane, ma conosco Andre molto bene e ritengo che questa possa essere una combinazione vincente” Ha detto poi Becker che fino all’ultimo aveva avuto dei dubbi sul fatto che Agassi accettasse o meno. Il tennista di Las Vegas, infatti, secondo Becker è un classico family-man e non ha nessun tipo di problema economico, anzi fra lui e Steffi Graf “non sanno più dove mettere i soldi” anche se, anche per esperienza dice

SE A CHIAMARTI E’ DJOKOVIC – “Dipende da chi chiama. Novak Djokovic non è uno qualunque. È uno dei migliori di tutti i tempi. Ho vissuto una situazione simile quattro anni fa. Ti chiama, ti vuole prendere, tu vuoi incontrarlo e parlate di tennis.”

RINNOVARE TUTTO IL TEAM – Rinnovarsi a questo punto della sua carriera rinunciando dapprima a lui e poi a tutto il suo team, compreso il suo allenatore storico, Marian Vajda, secondo Becker è stata una mossa vincente. Dopo tanti anni le esigenze del campione di Belgrado sono sicuramente cambiate e quindi è giusto che cerchi qualche cosa che meglio si adatti a quello che è oggi “Novak ha capito di dover cambiare qualcosa. Quando hai una carriera così lunga e di successo, non possono essere perfetti tutti gli anni. Si chiama evoluzione, maturità. Oggi Novak è una persona diversa rispetto a quando aveva 20 anni, ha priorità diverse. Ma lui ama il tennis, ama competere e vincere, e questo non cambierà mai.”

COME CON BORIS – Da un certo punto di vista questa operazione somiglia a quella che lo ha in passato affiancato a Boris Becker: anche Agassi rappresenta il campione carismatico in grado di dirgli le parole giuste e di farsi ascoltare, cosa che a Marian Vajda non riusciva più. Agassi anzi, potrebbe essere per Nole, viste le molte esperienze di vita ben narrate nel suo libro “Open” sia una guida nel tennis che un maestro di vita. “Andre è qualcuno di cui ho un enorme rispetto, sia come giocatore che come persona- ha detto il n°2 del mondo- è passato attraverso tutte le esperienze da cui sono passato anch’io e può contribuire alla mia vita dentro e fuori dal campo. Sento che siamo molto vicini. Fra di noi ci sono ottime vibrazioni”

NOLE STA TORNANDO – La loro collaborazione dipenderà dal fatto che si piacciano reciprocamente “Credo che sarà un’accoppiata vincente, a Roma poi ho visto che la passione che aveva perso dopo il Roland Garros 2016 sta tornando nel suo gioco. A tratti ho visto il vecchio Djokovic, soprattutto in semifinale e ai quarti, anche se, azzardando una previsione per il RG 2017 non lo metterei davanti a Rafa”

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