Tra i tanti giovani protagonisti del primo Slam dell’anno l’australiano Nick Kyrgios occupa sicuramente un posto di primissimo piano; il giovane di Canberra, nella mattinata italiana, ha battuto il brasiliano Dutra Silva e si è qualificato per il secondo turno dell’Australian Open, continuando, così, a tenere vive le speranze australiane di vittoria.
Su Kyrgios, che in passato ha ammesso di non amare il tennis e di giocare solo per denaro, Boris Becker ha speso parole molto intelligenti: “Ha una personalità molto interessante e, a volte, questo gli complica la vita. Ma ama sicuramente il tennis, altrimenti non potrebbe fare tutto ciò che sta facendo. Non è il classico bravo ragazzo che gli australiani vorrebbero vedere. Ma potrebbe essere una superstar internazionale nello sport, grazie al suo background multietnico, al suo stile, ai suoi orecchini, ecc. Lui è il tipo di ragazzo che tutti i ventiduenni vorrebbero essere. Spero solo che si concentri un po’ di più sul tennis perché sarebbe meraviglioso per il nostro sport”.
Becker ha analizzato anche la situazione del suo giovane connazionale Alexander Zverev: “Per lui l’importante è arrivare agevolmente alla seconda settimana, approdare ai quarti di finale e sentirsi bene con il suo gioco e con il suo fisico, a quel punto sarà veramente pericoloso. Quando sei giovane la cosa difficile è che non hai pazienza. Vuoi tutto e subito. Giocare uno Slam ad alti livelli per due settimane, mantenere alta la concentrazione e un ritmo costante sono cose difficili per un ventenne. È più facile quando sei più esperto e lo hai già fatto prima. Quando hai 19 o 20 anni vorresti già giocarti la finale!”.
Infine il tedesco ha parlato anche di Roger Federer: “Deve essere celebrato e apprezzato perché non vedremo mai più un giocatore come lui, almeno non nella mia vita. Quello che spero è che lui, Nadal, Djokovic e Murray siano ancora al top quando subentreranno i ventenni, e che questo non accada dopo il loro declino”.
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Quando non eccede con la birra …..dice ancora cose sagge.meno male.