Estromesso al primo turno da Roger Federer, lo sloveno Aljaz Bedene aveva probabilmente già pronto prima della partita il biglietto per il ritorno in Europa, ma dalle dichiarazioni che ha rilasciato in un’intervista ad un giornale locale, non sembra esser stato troppo dispiaciuto di aver salutato anzitempo il continente oceanico.
”È una trasferta molto pesante, in particolare a causa del fuso orario, che è un fattore molto fastidioso e dal quale non è facile recuperare, soprattutto quando si ritorna a casa dopo 30 giorni. Nel mio caso ci vogliono almeno tre o quattro giorni affinché io ritorni alla normalità, ma piano piano sto recuperando” ha affermato Bedene.
Un’altro aspetto che il tennista sloveno non ha molto gradito dell’Australia riguarda la burocrazia: “I visti per approdare a Melbourne richiedono un’enorme quantità di informazioni, inclusi gli estratti conti bancari, che rendono molto stressante la pratica. D’altra parte, però, gli agenti ci aiutano molto in questo ambito. Io, fortunatamente ho due passaporti, sloveno e britannico, perciò ho più libertà di scelta e la cosa mi agevola parecchio; infatti, a seconda del paese, è più facile ottenere un visto con uno dei due passaporti.” ha tuonato il numero 51 delle classifiche.
Il tennista sloveno, nonostante abbia vinto una sola partita in questa tournée australiana, si ritiene parecchio soddisfatto in quanto ha giocato contro giocatori più forti di lui come Thiem, ma soprattutto Federer, che gli hanno dato delle motivazioni aggiuntive.
“Quando giochi contro Roger si nota subito la differenza rispetto agli altri giocatori poiché lui colpisce la palla rapidamente, si muove in maniera perfetta ed esercita una costante pressione che non può fare a meno di mettere in evidenza le tue debolezze sul campo. Malgrado ciò non ho notato una grande differenza, almeno per ciò che riguarda il gioco. Loro sono i migliori perché hanno più disciplina e concentrazione”.
Il nativo di Lubiana, non ancora al meglio a causa di un problema al ginocchio, ha poi aggiunto: “Se avessi giocato contro giocatori peggiori raggiungendo il terzo turno, sicuramente non avrei fatto gli stessi progressi che ho invece potuto fare contro Federer. Nell’ultimo anno e mezzo sono migliorato molto ed ora ho le idee molto chiare su cosa fare quando sono in campo, ma il mio obiettivo principale è arrivare ad essere il miglior giocatore possibile.” [fncvideo id=140173 autoplay=false]
Infine, Aljaz ha parlato di un tema ricorrente nell’ultimo periodo, vale a dire quello legato ai soldi, toccato anche dal campione Novak Djokovic, al quale Bedene ha dato ragione appoggiando la sua tesi.
“Molti sostengono che noi tennisti guadagnamo molto bene, ma in realtà percepiamo solo il 15% di ciò che entra nelle casse del torneo, quando invece in altri sport come il calcio o nell’Nba i giocatori si assicurano almeno il 50%. Se ti trovi in Top 100 non puoi lamentarti perché guadagni più che bene, ma se scendi un po’ più giù non puoi certo dire di avere una buona base economica. Come nel golf, il tennis dovrebbe permettere di vivere tranquillamente almeno ai primi 300 giocatori del ranking.
Un altro argomento che sta anch’egli spopolando di recente riguarda le condizioni estremamente aride di Melbourne, che costringono i giocatori a giocare a temperature altissime. Bedene, che ha giocato l’unica partita nel serale contro Federer, anche in questo caso non ha nulla da recriminare personalmente, ma ci è comunque andato giù duro e senza giri di parole: “Ho seguito il match tra Djokovic e Monfils, ma il caldo era talmente asfissiante che ho pensato non fosse sano neppure guardare la sfida in televisione. Non ho idea di chi possa giovare di ciò, perché anche gli spettatori soffrono il caldo e si trovano costretti a stare per ore sotto al sole. Purtroppo nel tennis il denaro ha più importanza della salute e temo che debba succedere qualcosa di peggiore per far sì che qualcuno prenda provvedimenti.