La terza edizione del Claro Open Colombia è stata teatro di colpi di scena e percorsi ardui, per qualcuno inaspettati.
Introduzione alla finale.
Il favorito per la vittoria finale, Ivo Karlovic, numero 1 del tabellone, ha forse pagato le dure recenti settimane tra Wimbledon e Newport, dove il croato ha conseguito vittorie importanti. Probabilmente affaticato e con qualche problemino fisico, Karlovic ha avuto guai sia contro il teenager wildcard Daniel Elahi Galan -sconfitto per 6-7(12), 6-1, 6-3- che contro il sempreverde Radek Stepanek, battuto sul filo del rasoio per 3-6, 7-6(7), 6-4. In fine è stato il francese Adrian Mannarino a giustiziare il croato in semifinale.
Proprio Mannarino, testa di serie numero 3, ha affrontato un tabellone tutt’altro che facile, dapprima sconfiggendo il neo-campione di Newport Rajeev Ram e poi Malek Jaziri, che sta conoscendo una certa positiva forma. Dopo aver carpito due tiebreak a Karlovic, il francese di Soisy-sous-Montmorency si è guadagnato appieno la finale, mostrando un grande gioco difensivo e costanza. Il numero 33 del mondo, che quest’anno ha raggiunto la finale -la sua prima- ad Auckland, se la vedrà con Bernard Tomic.
Il ventiduenne Bernard Tomic, giovane talento sull’orlo dell’implosione fino ad un anno fa a causa di una personalità difficilmente gestibile e dietro il quale vi è un team non dei migliori, sta giocando, esattamente come il francese, un 2015 ottimo -entrambi i tennisti hanno toccato quest’anno il loro best ranking. Dopo aver raggiunto un ottavo di finale agli Australian Open e un quarto di finale ad Indian Wells, l’australiano si presenta a Bogotá come numero 29 del mondo e soprattutto come detentore del titolo.
Cronaca.
Dopo un inizio equilibrato, dal quale si poteva intuire una partenza migliore più per Mannarino che per Tomic, dopo tre game è invece stato l’australiano a prendere il largo. Grazie al suo tennis pieno di variazioni -che comprende anche un potente e preciso servizio, grande arma su campi ad una tale altitudine-, Tomic si è portato sul 5-1, mostrando qualche titubanza nel chiudere il set andando 30 pari sul proprio servizio. Il primo parziale è stato comunque di nazionalità aussie con un veloce 6-1.
Nel secondo set Mannarino si riprende e sul 2-1 senza alcun break, riesce a portare via il servizio all’australiano, confermandolo portandosi su 4-1. Tomic, distratto e spento, subisce la rimonta del mancino di Francia. Ormai Mannarino sembra incontenibile e brecca ancora Tomic, trovando righe e passanti, volando sul 5-1. Dopo aver subito una pericolosa mini-rimonta, il francese riesce a chiudere per 6-3.
Nel terzo set Tomic sembra ancora più fermo del solito e sembra risentire del problema intestinale che lo ha preoccupato nella scorsa giornata, offrendo sul 1-1 due palle break per Mannarino, prontamente annullate per poi concludere sul 2-1. Sul 3-2 per Tomic il francese sembra avvertire la pressione e la stanchezza di diverse -troppe- corse ed è l’australiano, sorprendentemente, a portare a casa un break importantissimo.
Improvvisamente svegliatosi, Tomic macina palle potentissime e si porta su un compromettente 5-2. Mannarino, ormai persa la concentrazione e oppresso dalla potenza dell’australiano cede il titolo a Tomic con un doppio fallo finale.
Giudizio finale.
L’australiano -baciato da un maggior talento rispetto al transalpino- si è dimostrato, nel complesso, troppo più potente del francese, che nonostante diverse perle nel secondo parziale, ha sentito come troppo opprimente sia la palla che la personalità dell’avversario.
<2> Bernard Tomic def. <3>Adrian Mannarino 6-1, 3-6, 6-2
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