Sono passati 5 anni (era l’ottobre del 2019, precisamente il Masters 1000 di Shanghai), dall’ultima volta che Matteo Berrettini aveva potuto effettuare la trasferta asiatica. Prima il covid, poi i vari infortuni. Ora il tennista italiano può approcciarsi a questa parte di stagione in salute e con la possibilità di racimolare vittorie e quindi punti in classifica, lui che al momento occupa la posizione numero 45 del ranking ATP. Ha cominciato superando Botic Van De Zandschulp con il punteggio di 6-3 6-4 nel primo turno dell’ATP 500 di Tokyo. Una sfida che era la rivincita del match vinto da Berrettini due settimane fa a Bologna, nella fase a gironi della Coppa Davis. Un incontro che era stato ben più complicato di quello odierno giapponese.
Per Berrettini la partita sembrava essere iniziata con altri presupposti, più preoccupanti, con il romano che si è visto immediatamente togliere il servizio, nel primo game. I problemi per Matteo però sono finiti presto, sul 40-30 e chance del 2-0 per il suo avversario, nel game successivo, nel momento in cui si è anche palesato un Van De Zandschulp in vena di errori. Il giocatore olandese ha poi subìto break in 3 dei suoi 4 turni di battuta successivi, permettendo ad un Berrettini centrato di gestire il vantaggio. Al secondo turno l’azzurro affronterà uno tra Taylor Fritz e Arthur Fils, in campo domani. Se sarà lo statunitense, si tratterà della rivincita del match vinto da quest’ultimo allo US Open, ma soprattutto si tratterà di uno dei giocatori più in forma in questo momento. Non è iniziata altrettanto bene la prima trasferta asiatica di Luciano Darderi, che dopo l’eliminazione all’esordio ad Hangzhou è stato subito sconfitto anche a Tokyo, per 6-4 6-4, da Mariano Navone.