Il Queen’s Club accoglie di nuovo in finale il suo campione: Matteo Berrettini proverà a riconquistare il prestigioso ATP 500 londinese, dopo aver vinto l’ottava partita consecutiva sull’erba in questa stagione. Su questa superficie il romano conferma infatti di essere alla portata di pochissimi: Van De Zandschulp, numero 29 del ranking, pur giocando una buona partita non è mai parso in grado di impensierire il numero uno d’Italia.
L’olandese dal lungo cognome e il numero 10 del mondo si sono affrontati quest’oggi per la seconda volta: tra i due c’è solo un precedente proprio su erba, quando Matteo si impose in tre set nel secondo turno della sua cavalcata (quasi) trionfale a Wimbledon 2021.
Dopo 45 minuti di stop causa pioggia, la semifinale comincia nel segno dell’equilibrio, con il servizio dei due che si prende subito la scena: nei primi game si scambia molto poco, con qualche smorzata ben eseguita da parte di entrambi che impreziosisce il match. Van De Zandschulp concede sette palle break nel sesto gioco, ma il servizio da sinistra dell’olandese non si lascia scalfire. Game lunghissimo, con l’ottava occasione che viene sprecata malamente dal nativo di Wageningen con un doppio fallo: arriva quindi un break che sa di sentenza, considerando che VDZ ha vinto soltanto un punto in risposta. Conquistare la prima frazione di gioco sembra una formalità per il romano, che però non concretizza il suo dominio in battuta e restituisce il break dopo aver sciupato un set point. Il passaggio a vuoto di Matteo, però, dura pochissimo. Il campione in carica reagisce con un game strepitoso in risposta, sfruttando anche le poche prime messe in campo dall’avversario, e porta a casa il primo parziale con il punteggio di 6-4.
Berrettini mette le cose in chiaro anche all’inizio del secondo set, con tre ace nei primi due turni. Nel quarto gioco si procura tre palle break, rispondendo da campione vero, ma non riesce ad approfittarne.
Van De Zandschulp, però, traballa al servizio e concede altre due occasioni all’italiano. L’olandese annulla la prima palla break, ma il giudice di sedia Fergus Murphy ferma il match per pioggia sul 30-40. Si riprende dopo un quarto d’ora: il vincitore dell’edizione 2021 sfrutta l’ultima chance in risposta e vola sul 5-2 in suo favore, assicurandosi ancora una volta di servire per il match. Sul 5-3 va sotto 0-30, ma rimonta con un passante di dritto in giravolta: è invece una stop volley a regalargli la seconda finale consecutiva nel club della Regina.
Con 8 ace e l’88% dei punti messi a segno con la prima, Matteo ha dimostrato di essere un vero martello al servizio: non a caso, il suo soprannome è The Hammer. Domani affronterà uno tra Marin Cilić e Filip Krajinović: comunque vada questo scontro tra balcanici in semifinale, Berrettini sarà il favorito. Il croato sta tuttavia vivendo uno dei periodi migliori della sua straordinaria carriera: potrebbe rivelarsi un avversario scomodo per il finalista uscente di Wimbledon.
«È incredibile essere di nuovo in finale, è stata dura ma forse ho giocato il miglior match della settimana» – spiega a fine partita Berrettini. «Il Regno Unito è così, non siamo in Italia» – scherza il romano, rispondendo alla domanda sull’interruzione per pioggia – «Sto cercando di imparare ad interpretare questa superficie nel miglior modo possibile». Che dire, Matteo: ci stai riuscendo piuttosto bene.