Berrettini torna su Wimbledon: “Abbiamo pensato di essere su scherzi a parte”

Matteo Berrettini parla della positività al Covid che lo ha portato alla rinuncia al torneo di Wimbledon ed i suoi piani per la seconda parte di stagione. Di Stefano Franceschi

La stagione di Matteo Berrettini è stata particolarmente travagliata a causa dei noti infortuni agli addominali ed alla mano che lo hanno costretto a saltare tutti i tornei primaverili su terra battuta, French Open incluso. 

Il giocatore romano è rientrato alle competizioni per lo swing erbivoro, la sua superficie preferita, con due vittorie consecutive ai tornei ATP di Stoccarda e del Queen’s, dove ha confermato il successo del 2021.  Gli eccellenti risultati lo avevano posizionato tra i grandi favoriti per Wimbledon subito dietro Novak Djokovic ed un risultato di prestigio era decisamente alla sua portata.

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La sorte ha però giocato un brutto scherzo al nostro Matteo che, a poche ore dall’inizio del major londinese, ha scoperto di essere positivo al Covid e di conseguenza è stato costretto al ritiro dal torneo. 

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex finalista di Wimbledon ha ripercorso le sensazioni di quei momenti: “È stato assurdo, anche perché il mio team cercava di non sembrare troppo triste. Io me ne stavo isolato nella mia stanza, sperando di essere negativo in tempo per il martedì, quando avrei dovuto giocare. A un certo punto abbiamo pensato di essere su Scherzi a parte, o che ci fosse qualcuno o qualcosa che ci stesse maledicendo”.

La comprensibile delusione per la rinuncia ai Championships non ha scoraggiato il n.2 azzurro che ha sottolineato i lati positivi per le sorprendenti vittorie al rientro dopo un’operazione alla mano ed è pronto a guardare al futuro. Questa settimana Berrettini è infatti impegnato sulla terra rossa dell’ATP di Gstaad, dove conquistò il suo primo trofeo del circuito maggiore nel 2018.  Successivamente il campione romano parteciperà ai Masters 1000 sul cemento di Montreal e Cincinnati in preparazione agli US Open, tornei che saranno fondamentali per la qualificazione alle ATP Finals di Torino, il suo obiettivo di fine anno. “Ho tanta motivazione, rabbia agonistica per quello che in questa stagione mi è stato un po’ tolto. La stagione è ancora lunga, Torino rimane un obiettivo per tantissimi motivi. Mi sento di appartenere a quel livello, nonostante tutto sono ancora in corsa e voglio fare il meglio per arrivarci” ha concluso l’ex n.1 italiano.

Stefano Franceschi

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