[tps_title]CONFRONTO: BIG3[/tps_title]- Spesso ci si è chiesti circa l’impegno e il rendimento dei Big3, in particolar modo la loro assidua presenza nei tornei. Ecco, dunque, che arriva in soccorso un’indagine interessante, che prende in considerazione i tornei giocati da Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic dal 2011 ad oggi. Anni dominati da Nole, intervallati dai Roland Garros conquistati dal maiorchino, dal grande 2016 di Andy Murray fino all’ultimo anno mezzo di Risorgimento, con lo svizzero portabandiera.
Il confronto parte dal primo anno del cannibale serbo, che paradossalmente ha giocato quasi sempre meno rispetto agli altri due GOAT della storia, fino al 2017, stagione del grande ritorno del Fedal. Nel 2011 Nadal giocò ben 17 tornei, portandone a casa ben 3 con 6 finali perse, di cui 2 del Grande Slam, mentre il buon vecchio Roger ne giocò 16 e ne vinse 4, con le ultime Finals conquistate, a dispetto di due finali perse. Nel primo anno di dominio invece, Nole giocò meno dei due campionissimi, 15 tornei, portandone a casa 10, in un anno fenomenale, in cui, finalmente, il serbo non ebbe più problemi. Nel 2012 invece, l’elvetico e il serbo arrivarono a giocare gli stessi tornei, 16, con The King che tornò per l’ultima volta #1 al mondo dopo Wimbledon, portando a casa anche gli stessi trofei: 6. Per il maiorchino invece fu un anno terribile, vivendo il secondo calvario della carriera, costringendolo a giocare appena 11 tornei e conquistando 4 trofei. La stagione seguente, quella dell’annus horribilis di Federer con appena il trofeo di Halle vinto, vide Rafa e Roger appaiati a 17 tornei, uno in più del balcanico, con la differenza che lo spagnolo azzannò la stagione con 10 trofei mentre Djokovic 7, con la vittoria degli AO come titolo più importante. L’anno della rinascita dello svizzero coincide con i 17 tornei giocati, per il secondo dei tre anni consecutivi in cui ha raggiunto quest’altissimo tasso di partecipazione ai tornei, con la vittoria di ben 5 titoli, 1 in più dell’eterno rivale e due meno di Nole, partecipanti a 16 tornei. Il 2015 è segnato dal gran ritorno di Nadal, che gioca ben 23 tornei, più dei due rivali nell’arco degli ultimi 7 anni: nonostante ciò, Rafa, vince solo 3 tornei. Per Federer ben 17, ancora, con 5 trofei e due finali Slam, entrambe perse contro il serbo, vincitore di 11 tornei nell’anno delle 16 partecipazioni ai vari tornei. Il 2016 è il punto più basso dello svizzero, anno in cui gioca appena 7 tornei, complice l’infortunio luglio, la fine della fiorente partnership con Stefan Edberg e una differente attitudine alle competizioni. 0 i trofei vinti, ben 7 per il serbo su 15 giocati, 2 per lo spagnolo nello stesso numero di tornei. L’anno della rinascita del 2017 invece è quello dei tornei di Djokovic, appena 10 giocati, con appena 1 successo a Eastbourne, complice l’exploit dell’anno precedente di Andy Murray e i successivi infortuni. Ben 7 trofei su 12 tornei giocati, con una % elevata rispetto agli anni precedenti, 6 su 18 invece per il come back alla vetta mondiale di Nadal.
[tps_title]RAFAEL NADAL [/tps_title]
Giunti al #1 al mondo, è interessante vedere come Rafael Nadal non sia riuscito a giocare ogni anno tutti gli Slam, negli anni 2012, 2013, 2014 e 2016 in cui ha sempre saltato un Major, mostrando discontinuità e troppi infortuni, vera kriptonite per lo spagnolo nel corso della carriera. 6 Slam vinti negli ultimi 7 anni, rimanendo a secco nel 2015 e 2016, 11 successi negli ATP 1000, categoria di tornei giocata per intero nel 2017, condizionando le Finals di Londra. Tappa cruciale sono gli ATP 500, giocati almeno 4 all’anno, con Barcellona vero fortino, come Basilea per l’eterno rivale-amico.
[tps_title]NOVAK DJOKOVIC[/tps_title]
Il miglior giocatore negli ultimi 6 anni. Per rendimento, per trofei vinti e record collezionati. Dai tempi bui, condizionati da infortuni e intolleranze alimentari, fino al meraviglioso 2011, continuando a partecipare sempre a tutti i tornei dello Slam ogni anno, tranne gli US Open dell’anno scorso. 11 i successi Major negli ultimi 7 anni, 20 invece gli ATP mille conquistati, solo 6 nel 2015. Nel 2012 e 2013 li giocò tutti, continuando con una media assurda, scesa terribilmente solo con il 2017 anno della resa del serbo, che fa di Pechino e Doha, intervallati da Dubai, gli ATP 500 preferiti.