Il tennis tedesco ha trovato in Alexander Zverev l’erede perfetto di una tradizione di grande livello che ha saputo sfornare, tra gli altri, talenti assoluti come lo stesso Becker, Michael Stich, Tommy Haas, Nicolas Kiefer, Angelique Kerber e, soprattutto, Steffi Graf. Dopo un periodo di anonimato la Germania ha, dunque, un potenziale numero uno e parte del merito sicuramente da attribuire alla federazione tedesca, la quale può vantare, tra i suoi più stretti collaboratori, proprio Boris Becker.
L’ex allenatore di Djokovic, in un’intervista per Tennis Magazine, ha espresso alcune interessanti considerazioni circa il suo lavoro all’interno degli organi federali tedeschi e ha speso parole di grande stima ed elogio per il giovane Sascha.
“Il livello è molto buono, non possiamo nasconderci. Con un budget maggiore potremmo promuovere meglio il tennis fra i giovani, assumere più allenatori. Trovare uno sponsor è parte del mio lavoro”.
Da parte sua, Becker crede che il 2018 dovrà essere l’anno delle conferme per Alexander Zverev, chiamato a compiere un vero e proprio salto di qualità, senza però perdere di vista gli obiettivi più realistici. “Per Sascha quest’anno ha rappresentato una svolta. Il secondo anno è quello del consolidamento, diventa ancora più difficile. Gli altri giocatori ora sanno quale strategia adottare per contrastarlo e batterlo. La sua classifica è notevole considerando che negli Slam non ha ottenuto risultati eccezionali, può migliorare molto sotto questo aspetto. Il tempo è dalla parte di Zverev, però non bisogna aspettarsi che diventi il numero uno del mondo nei prossimi sei mesi. Non sarebbe realistico”.