Non abbiamo fatto in tempo a celebrare la vittoria del suo terzo titolo Atp che già si mette nuovamente nei guai. Questa volta è accaduto, in una partita apparentemente alla sua portata, durante il torneo di Shanghai. I fatto sono noti: Kyrgios ha perso facilmente 3/6 1/6 contro Mischa Zverev, numero 110 del ranking.
I FATTI – Il tedesco, fratello maggiore del più famoso Alexander, rientrato finalmente alla grande dopo un lunghissimo stop per infortunio. In occasione del match point in favore di Zverev, Nick che era al servizio, ha abbondato il campo dopo avere “servito”, se cosi si può dire, la palla che sarebbe valsa l’incontro a Zverev. Roba da fare prendere di invidia il suo amico Bernard Tomic! “Sono responsabile delle mie azioni.“, ha detto Kyrgios. “Se non vi piace lo spettacolo, potete anche andare via. Nessuno vi trattiene.” Djokovic ha speso parole di elogio su Kyrgios nonostante l’episodio di Shanghai. “Credo che Nick sia uno dei più grandi talenti in circolazione. Dispiace per quello che è successo.”, ha commentato il numero uno del mondo.
VOCE A BRAD – Sul caso è anche intervenuto, dalla sua pagina Facebook, l’americano Brad Gilbert, ex giocatore e mental coach di straordinario livello, capace in passato di riportare al successo un altro bad boys, l’americano André Agassi, e più recentemente lo scozzese Murray: “Ho contato fino a dieci prima di esprimere un commento sul comportamento di Nick ma, ora credo sia giunto il momento di parlare.“, dice Brad. “Condivido, ovviamente, in pieno la sanzione inflitta a Kyrgios (multa di oltre 16.000 $, ndr). Anzi credo sia troppo lieve.” L’australiano si era già reso colpevole di altri due episodi nel turno precedente, quando ha ingiuriato uno spettatore ed abusato più volte della pallina. “Si è persa l’ennesima occasione per dare un segnale forte a tutto l’ambiente.“, continua Gilbert nel suo post. “Nick ha un talento enorme ed ha solo ventuno anni. Credo che ben presto potrà ambire alla vittoria di uno slam. Il CEO dell’ ATP World Tour, Chris Kermode, dovrebbe intervenire personalmente per evitare che Kyrgios possa ripetere nuovamente questi comportamenti. Per il suo bene e per il bene dello sport. Kermode non dovrebbe delegare ad altri questo compito, bensì andare lui stesso a parlare con Kyrgios ed il suo staff.”
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