Buon compleanno Marin!

Compie oggi 27 primavere Marin Cilic, croato, ma nativo della città di Medjugorie in Bosnia-Erzegovina.
Un “altro” tennista dei balcani, un altro, visto che da quella regione d’Europa, così complessa e complicata, nonché tristemente nota per tanti conflitti che la hanno afflitta già dal XVII secolo, negli anni zero siano sboccati tanti talenti: Nole Djokovic, Janko Tipsarevic, Viktor Troicki, preceduti da Goran Ivanisevic, vincitore di Slam e personaggio notissimo, legato proprio a Marin, in quanto attualmente suo coach. Prima ancora, volendo approfittarne per fare un po’ di storia del tennis, ricordiamo Slava Dosedel, attivo negli anni 80 e 90, insieme a Bobo Zivojinovic e Bruno Oresar, ostici avversari di Davis in Italia.

Marin Cilic
Ma restiamo ai giorni nostri, ovvero a Marin Cilic, che a sorpresa ha stupito tutti, e forse se stesso in primis, con la roboante vittoria allo US Open 2014, impreziosita dalla vittoria netta su re Roger Federer in semifinale. Un salto dai tornei ATP 250 che fino ad allora impreziosivano il suo palmares (attualmente 12) direttamente nel gotha degli Slam, senza passare da altre consacrazioni quali i Master 1000 o gli ATP 500. Del resto le suo vittorie, ben 11 sul cemento, ci confermano che se il suo talento doveva sbocciare era proprio sul duro che doveva accadere. Tennista in ogni caso versatile, capace di vincere sia sull’erba che sulla terra, bravo a dare buona prova in termini di riconferma con la semifinale all’US di quest’anno, sotto la pressione del risultato da riconfermare.

La sua carriera “pro” inizia nel 2005, proprio quando sgomita nel circuito Futures, finendo l’anno oltre la posizioen 1400, ma saltando velocemente in avanti già nel 2006, quando passa dalle vittorie Futures ai tornei challanger e a quelli ATP, raggiungendo la prima semifinale a Gstaad.  Capace di issarsi fino alla posizione n. 9 del ranking mondiale (attualmente 14), Marin ha dovuto subire uno stop nel 2013 per l’uso improrio di nikethamide, fermandosi per 6 mesi, ma riuscendo a riprendere quota nel giro di un anno, ri-ottenendo il suo best ranking. Un macchia che resta a gettare delle tristi ombre sulla sua carriera, ma ci auguriamo sia stato solo un momento di leggerezza nelle scelte e nulla più.
2014 US Open - Day 3

Cilic ha davanti a se ancora qualche anno per provare a rimpolpare il suo palmares, soprattutto se vorrà ulteriormente seguire i dettami del suo coach, Ivanisevic, come dicevamo, che lo ha cambiato in un tennista capace di attaccare da fondo ma anche di approcciarsi maggiormente alla rete.
Tanto più, che negli ultimi anno solo Cilic e Wawrinka sono stati capaci di infilarsi nelle vittorie Slam di Federer, Nadal, Djokovic e Murray. Non è poco! E quindi, doppi auguri!

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