Carlos Alcaraz Garfia: diventerà davvero il nuovo Nadal?

Ieri il tennista spagnolo ha ottenuto una wild card per il main draw del torneo ATP 500 di Barcellona che si disputerà dal prossimo 20 aprile

Carlos Alcaraz Garfia è il giovane più promettente della federazione spagnola: infatti risulta essere il giocatore più giovane tra i primi 800 del ranking e in questo periodo sta scrivendo la storia. Il 18 febbraio scorso, lo spagnolo è diventato il primo nato nel 2003 a vincere un match del circuito maggiore, quando ha battuto il connazionale Albert Ramos-Viñolas, testa di serie numero 7, al torneo ATP 500 di Rio de Janeiro, dove era stato ammesso tramite una wild card. L’enfant prodige iberico ha battuto l’avversario, al tempo numero 41 del ranking, al terzo set vincendo 2 tiebreak e ha poi perso in 3 set con Federico Coria sfiorando i quarti di finale.

Sono tanti gli addetti ai lavori che lo hanno paragonato ad una delle più grandi stelle della storia del tennis, nonché suo connazionale, Rafael Nadal: sarà la nazionalità, sarà che le cose migliori le ha fatte vedere sulla terra, oppure sarà la precocità, visto che entrambi hanno battuto il loro primo top 100 alla tenera età di 15 anni. Tuttavia, Alcaraz è destro e gioca molto aggressivo alla continua ricerca del punto, come dimostrano i più di 50 vincenti e 60 gratuiti nella partita contro Ramos, dove ha sempre dettato il ritmo degli scambi. Facendo un passo indietro nel tempo, il giorno prima della nascita di Carlos, il maiorchino aveva 16 anni, come Alcaraz adesso, ha giocato una finale Challenger ad Aix-en-Provence di buonissimo livello con l’argentino Mariano Puerta, persa poi in tre set.

È notizia di ieri che il ragazzetto spagnolo si è già guadagnato una wild card per il main draw dell’ATP 500 di Barcellona, qualche giorno dopo quelle ottenute per le qualificazioni ai tornei Masters 1000 di Indian Wells e Miami e sicuramente sarà un avversario insidioso per chiunque, soprattutto a Barcellona sulla terra rossa. Insomma, Carlos fa già molto parlare di sé e tutti lo stanno aspettando: starà poi a lui rispondere sul campo, sperando che non si bruci come molte giovani speranze prima di lui.

Di Thomas Scarinzi

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