Carlos Moya “Ecco perché Rafa è un vero campione”

L'ex numero 1 del mondo in un'intervista ha raccontato la quotidianità dell'allenamento di Rafa, la sua dedizione e il suo perfezionismo, quello che fa di lui un "campione al 100%"

Rafael Nadal è famoso universalmente per la sua mentalità vincente sul campo da tennis e la sua capacità di lottare per ogni punto, come se la sua vita dipendesse da esso. Carlos Moya e Francisco Roig che lo accompagnano durante la stagione tennistica sono stati ospiti di “Tennis legends”vodcast su Eurosport.

Nella loro intervista è emerso come l’ossessiva attenzione ai dettagli sia una componente fondamentale del successo di Rafa Nadal. Il 33enne di Manacor non ama perdere neanche un minuto di allenamento, cosa che lo aiuta fra l’altro a mantenere alta  la concentrazione durante i match

Moya dice ”Nadal è un perfezionista, vuole fare tutto bene. Addirittura durante l’allenamento è come  un duello quando scambiamo insieme, magari  facciamo 40 palle di fila, poi lui ne sbaglia una e si arrabbia. Gli dico “ Forza nessuno dei tuoi rally dura meno di 40 scambi, non puoi arrabbiarti così se una palla finisce fuori” ma lui è così un perfezionista, vuole fare sempre meglio, un guerriero. Non molla mai, chiede molto a se stesso, e questa è una delle cose che lo hanno reso un campione. D’altra parte però accumula molto stress da tutto ciò. Non vuole solo vincere, vuole vincere e giocare bene, sentirsi al 100%. Vuole giocare bene ogni singolo punto, ma non è umanamente possibile, così noi del suo team dobbiamo cercare di farlo rilassare. Si possono giocare 10-15 match all’anno al 100%, per il resto bisogna solo allenarsi e stare in forma.

La cosa bella però è che tutto il team ha una chiara visione di cosa aspettarsi da Rafa, siamo tutti in sintonia e concordiamo nel 99% dei casi. L’ex n°1 del mondo che collabora con Francesco Roig, il fisio di Rafa e con Carlos Costa, il suo agente dice “E’ positivo avere diversi punti di vista nel passare i messaggi a Rafa, anche Carlos Costa, che ora è il suo agente, una volta era un giocatore, e quindi oltre ad avere più esperienza ha una conoscenza approfondita del tennis. Possiamo comunicare con lui come con un collega e non solo come un agente, infatti parliamo tantissimo”

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